PREMESSA: Pubblichiamo la lettera con cui l’avvocato Alfredo Zappia esprime la sua vicinanza al dott. Giovanni Utano, oggetto di minacce da parte di uno sconosciuto. Non è il solo ad esprimere la sua solidarietà. Sappia Giovanni che non è solo in questa città nella quale tutto è diventato lecito al punto che anche le minacce rischiano di passare inosservate.
“Caro Giovanni, è riduttivo manifestarti, per quanto accaduto, la mia solidarietà. E’ più palese che il Tuo operato sia sull’uso e la somministrazione incontrollata di alcolici che sull’irrefrenabile gioco d’azzardo, avrai dato molto fastidio a qualche operatore economico della cosiddetta movida cittadina la quale sta subendo delle strette per i controlli serrati da parte dalle autorità della Pubblica Sicurezza e hanno coinciso, circostanza da non sottacere, su quanto verificatosi, all’indomani, in molte piazze italiane, vedi i tre omicidi di Monreale. Purtroppo le minacce che ti sono state rivolte non sono che la prova provata di una società, specie quella giovanile, fortemente malata e disturbata, ma voluta anche dagli adulti che consentono, non intervenendo, che tutto ciò accada. Mi chiedo e mi domando: è lecito che minorenni, anche sotto i 14 anni, siano in giro alle due di notte? E’ lecito che non puoi rimproverare un moccioso per un comportamento disdicevole e imperniato sulla maleducazione, rischiando di essere attaccato dal branco o addirittura richiamato, nel migliore dei modi, dai genitori? E’ lecito che vengano somministrati alcolici persino ai ragazzini e che vige l’arbitrio della somministrazione degli alcolici con distributori automatici, mascherandosi con l’introduzione della tessera del codice fiscale, come se aggirare ciò, ci vuole la mente di Salomone? Potrei continuare ad oltranza, ma rischio di essere noioso. Un caro ed affettuoso saluto”. Avv. Alfredo Zappia
Commenti