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MILAZZO, LETTERA APERTA AL SINDACO

INVIATA DAL SEGRETARIO DELLA SEZIONE “VENTUNOUNOVENTUNO” DEL PCI, CRISTOFORO TRAMONTANA. NEL MIRINO IL SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI E UNA STRENUA DIFESA DEGLI OPERATORI ECOLOGICI            

Gentilissimo Giovanni Formica, Sindaco di Milazzo,

non sappiamo se Lei ha avuto modo di apprendere che anche nella Sua Città, come tra l’altro su tutto il territorio nazionale, il Partito Comunista Italiano ha ricostituito le fila serbando le ideologie e gli antichi presupposti di tutela delle fasce più deboli e bisognose che ne hanno sempre contraddistinto il percorso politico e morale.

Queste poche righe sono indirizzate a Lei e alla sua Amministrazione nel tentativo di  concentrare tutto il nostro rammarico per le manchevolezze che l’intera cittadinanza ha dovuto e voluto tollerare in questi due anni del Suo mandato.

Tralasciando la presunzione sfoggiata in campagna elettorale a fronte di un evidente, quanto conclamato, default che solo la Sua parte politica non vedeva (ed a cui  poi miseramente ci si è dovuti arrendere), vogliamo  mettere in luce una grave insufficienza alla quale la Sua Giunta non ha saputo o voluto provvedere.

Il Servizio di Nettezza Urbana

Premettiamo, con dovizia di riscontri, che il servizio si è sempre dimostrato carente per via delle strade sempre sporche, i marciapiedi colmi di escrementi animali, cassonetti fatiscenti e maleodoranti, liquami che invadono le carreggiate e un servizio di differenziata che, per quanto sbandierato ed ostentato,  non ha mai prodotto risultati consistenti. Il continuo avvicendarsi di aziende appaltatrici, che dovrebbe garantire ad ogni ricambio miglioramenti consistenti del servizio raccolta rifiuti, ci lascia perplessi in quanto i disagi aumentano con l’arrivo del nuovo soggetto appaltatore.

Per tutto ciò a farne le spese sono i Cittadini (che non godono di adeguato servizio) ed i Lavoratori i quali, oltre ad essere sballottati tra cambi di turno inspiegabili, diversificazione degli orari di lavoro non previsti alla stipula dei contratti e peggioramenti delle condizioni economiche, si trovano a subire perfino la negazione degli emolumenti a loro spettanti da parte delle aziende che hanno ottenuto l’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Gli operatori sono continuamente  vessati da aziende che, si ritiene, non godano delle referenze e delle competenze richieste in questi casi per gestire il servizio di raccolta della spazzatura. Tutte debitrici verso i dipendenti che, ad ogni ciclo, devono far ricorso alle vertenze per racimolare, stentatamente, le competenze sistematicamente negate.

I Lavoratori, tenuti in scacco tra il ricatto spettanze e la precettazione in caso di scioperi, non godono di alcuna salvaguardia da parte dei firmatari la concessione degli appalti. Nessuna delle ditte abilitate ha lasciato l’incarico soddisfacendo per intero l’onere economico; nessuna delle aziende, una volta ottenuto l’appalto, ha dotato i dipendenti dei corredi necessari per l’espletamento delle mansioni a loro richieste (vestiario, scarpe antinfortunistiche, guanti ecc); nessuna delle aziende opera in conformità di quanto prescritto a riguardo della raccolta dei rifiuti urbani.

Tutte le promesse, elargite con faciloneria, non hanno risolto le controversie che i Lavoratori, a loro spese, stanno approntando contro chi  andando via non ha soddisfatto i minimi contrattuali.

Adesso gli operatori ecologici, parecchi dei quali hanno accumulato significativi indebitamenti per mantenere le famiglie, sono in agitazione.

Chi è preposto a tutelare i diritti di questi Lavoratori? Chi è il preposto a far mantenere i termini di affidamento della raccolta dei rifiuti, visto che da Milazzo sono andate via parecchie ditte che non hanno mai ricevuto atti o contestazioni da parte del Comune, nonostante le direttive contrattuali siano state ampiamente disattese? Prima che le ditte incaricate lascino il territorio milazzese, chi ha il dovere/obbligo di verificare se tutti i termini convenzionati per l’affidamento per la raccolta siano stati assolti?

Lei, sig. Sindaco, non dovrebbe distrarsi dalle priorità che, trascurate, infliggono ai Suoi cittadini disservizi e costante precarietà. Il tema Lavoro va affrontato con decisione e con provvedimenti urgenti: si tratta di garantire ai Cittadini un servizio qualitativo e, nel contempo, sostenere i Lavoratori lasciati in balia dell’indolente indifferenza degli amministratori; Lavoratori che, giornalmente, affrontano umiliazioni e difficoltà. La dignità di ognuno di loro va salvaguardata ed i provvedimenti presi senza indugio.

 
Sezione “ventunounoventuno” PCI – Il Segretario Cristoforo Tramontana

Commenti

1 Commento

  1. Archeologia politica, fatta di parole che cerca sempre di mischiare ideologia, morta e sepolta se non nei reduci ideologici, a realtà che, tramite sindacati conniventi, hanno fatto il male della regione. Quella degli operatori ecologici, una volta spazzini e nessuno si offendeva, è storia di questa città a livelli offensivi. Le amministrazioni se ne devono fare carico e gli operatori anche, per la percentuale che gli spetta. Ma che una pseudo parte politica ne prenda le difese, lo trovo politicamente ipocrita, socialmente, inutile

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