di GIOVANNI UTANO
Dalla Gazzetta del Sud di oggi 8 maggio 2025.
Finalmente le Istituzioni locali e provinciali si attivano per comprendere la situazione e provare a trovare soluzioni che, chiaramente, non possono e non devono essere solo la repressione e l’inasprimento di sanzioni per gli stessi ragazzi senza andare a fondo e comprendere i loro disagi.
È importante comprendere il fenomeno, confrontarsi, ascoltarli e trovare soluzioni a monte coinvolgendo in questo tutti gli adulti, nei vari ruoli e ambiti (famiglia, scuola, mondo dello sport, parrocchie, servizi sanitari e quanti altri) che girano intorno agli adolescenti e ai giovani. Personalmente sono colpito dalla scarsa sensibilità degli stessi adolescenti, e dei giovani un po’ più grandi, nel voler “prendere sul serio” quanto sta ai loro pari succedendo.
Ieri , invitato, ho partecipato all’incontro in Consulta Giovanile a Milazzo. Per questo ringrazio il Presidente Gabriele Saija e Saverio Todaro che ha voluto fortemente la mia presenza, ma devo notare la scarsa partecipazione degli stessi componenti (mancanza del numero legale per fare la riunione che quindi è diventata una riunione informale) e le “sensibilità” diverse che mi fanno pensare la non percezione reale del problema.
Ho dato la mia disponibilità per ulteriori approfondimenti e incontri. Temo, ma spero di sbagliarmi, che non vi sarà alcun seguito o alcuna concreta e fattiva presa d’atto e quindi alcun passo in avanti.
COMMENTO: … insomma, si possono ammazzare come vogliono, basta che veniamo lasciati in pace…
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