RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO…
Non siamo soliti pubblicare post di questo tipo. Preferiamo il silenzio e l’operato concreto, crediamo nel lavoro silenzioso, nell’educazione quotidiana, nel dialogo con i giovani e con le istituzioni. Ma questa volta, purtroppo, ci sentiamo obbligati dalle circostanze. Stanotte si è verificata l’ennesima rissa tra giovani nel centro di Milazzo. L’ultima di una lunga serie che ormai – settimanalmente – viene documentata dai giornali locali e commentata con indignazione da cittadini e residenti.
Ma, oltre ai post sui social, oltre al clamore di un giorno, chi si prende davvero carico del problema?
Chi siamo noi per parlare?
Siamo La Fenice, associazione giovanile nata circa 15 anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto, proprio in un momento storico in cui anche lì le risse tra ragazzi sembravano diventare normalità. Attraverso eventi, percorsi educativi, dialoghi nei quartieri più critici e attività di cittadinanza attiva, siamo riusciti a limitare quei fenomeni, contribuendo – nel nostro piccolo – a cambiare l’aria che si respirava.
Due anni fa, proprio dopo aver letto un articolo su una rissa a Milazzo nata da un banale “vaddasti a me zita?”, abbiamo deciso che era il momento di aprire una sede anche qui. Lo abbiamo fatto non per moda, ma perché sentivamo il bisogno crescente di uno spazio di ascolto, supporto e aggregazione per i giovani milazzesi, troppo spesso abbandonati a se stessi. Abbiamo chiesto, con educazione e insistenza, una sede. Ci siamo anche resi disponibili a sistemarla, a restaurarla a nostre spese, come fatto a Barcellona. Ma la risposta è stata sempre la stessa: “Il Comune non ha posti idonei”. Peccato, però, che nel frattempo leggiamo di edifici scolastici chiusi da anni che vengono ristrutturati, edifici che noi stessi avevamo richiesto, poi assegnati o già promessi ad altre realtà associative.
Abbiamo fatto persino un appello pubblico, offrendo di pagare un affitto pur di avere un luogo. A rispondere è stato solo il Movimento 5 Stelle, che ci ha proposto di dividere le spese di una sede in affitto a Piazza Nastasi. Abbiamo accettato, autotassandoci per pagare l’affitto e le utenze (noi, ragazzi dai 16 ai 28 anni) perché non possiamo più aspettare.
Milazzo non può più aspettare. E nel frattempo speravamo che il comune, nelle assegnazioni delle stanze, considerasse anche noi.
Negli ultimi mesi, la situazione è peggiorata. Le risse aumentano, il disagio cresce, l’abbandono scolastico è tangibile, le sostanze girano in zone ben conosciute da tutti – come Piazza Perdichizzi, “A Sena” per i più anziani – ma sembra che a parte noi e i giornali, nessuno voglia parlarne. Abbiamo ascoltato in silenzio i nostri amministratori. Aspettavamo un segnale: un tavolo tecnico, un incontro, un riconoscimento del problema, un semplice “siamo al corrente”. Ma tutto ciò che abbiamo ricevuto è silenzio.
Tra qualche mese ci saranno le elezioni comunali. Vorremmo ricordare, a chi si candida a governare questa città, che Milazzo non è solo un bel lungomare da valorizzare o un ex plesso da ristrutturare per una cerimonia in pompa magna.
Milazzo è anche:
Una città dove i ragazzi preferiscono studiare altrove perché qui si sentono abbandonati;
Una città dove le risse tra giovani sono ormai una costante;
Una città dove si spaccia alla luce del giorno, e nessuno sembra farci caso;
Una città dove, ogni giorno, si consuma una battaglia silenziosa tra giovani e disagio.
Una battaglia che stiamo provando a combattere da soli, e che – lo diciamo con amarezza – rischiamo di perdere.
A chi amministra questa città e a chi si candida per farlo, chiediamo: Quanti altri episodi di violenza servono prima che decidiate di ascoltare chi prova a cambiare davvero le cose?
Noi continueremo a esserci. Ma non possiamo essere l’unica risposta a un problema che riguarda tutti.
Associazione La Fenice – Sede di Milazzo
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