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NASCE “BUONA DESTRA”

COMUNICATO STAMPA

Il 16 gennaio, non a caso nel giorno dell’anniversario del sacrificio di Jan Palach, è nato a Milazzo il Comitato della Buona Destra. Il Comitato ha il fine di diffondere e aggregare, intorno al suo manifesto valoriale, tutte quelle forze di Destra che non si riconoscono e che vogliono essere alternative all’attuale centrodestra a leadership Lega(Nord). Una fucina di idee aperta al dialogo con tutte le forze sane del paese che abbiano veramente a cuore l’interesse nazionale. La nostra ambizione non è quella di creare un partito che faccia da spalla a populisti e sovranisti ma che, come avviene per tutte le grandi destre europeo, ne sia l’argine. La destra, del resto, non può mai essere populista. Tutta la tradizione culturale della destra, da Platone a Evola, passando per Hegel e Gentile, si basa sull’idea che il popolo debba essere guidato ed educato e mai inseguito e assecondato nei suoi istinti. La Buona destra conosce la differenza fra il Popolo sovrano e la massa informe che, fra Cristo e Barabba, sceglierà sempre di salvare il secondo. La Buona Destra non vuole neanche essere sovranista, che è solo un eufemismo per dire antieuropea. La Buona Destra vede il futuro dell’Italia nell’Europa Unita così come Tancredi, il personaggio del Gattopardo, fu patriota perché vide, prima dello zio, il futuro della Sicilia nell’Italia unita. La Buona Destra non finge che il mondo sia ancora quello del secolo scorso in cui un paese Europeo poteva confrontarsi alla pari con il resto del mondo. La Buona Destra sa che oggi il mondo è immensamente più grande e che le sfide globali sono enormi. La Buona Destra sa che la geopolitica non ammette passi indietro e che ogni effimero sogno di un ritorno ad una autarchia nazionalistica, ad una moneta sovrana, ad un isolazionismo commerciale, rende l’Italia debole in Europa ed è solo un grande regalo alle nuove potenze emergenti nel mondo globalizzato, prima fra tutte la Cina. La Buona Destra guarda al futuro e non ad una nostalgica restaurazione del passato. E proprio questo guardare al futuro ci spinge ad essere alternativi al partito unico della spesa pubblica che, da destra a sinistra, ha caricato le prossime generazioni di debito per un effimero ritorno elettorale fatto di bonus e assistenzialismo, siano esse le 80 euro in busta paga o i prepensionamenti di Quota100. La Buona Destra vuole uno Stato che torni a costruire cose degne di essere lasciate ai propri figli con orgoglio. Senza se e senza ma, la Buona Destra vuole che il Ponte sullo Stretto veda finalmente la luce e che sia non solo un volano per la crescita economica della Sicilia, del Mezzogiorno e di tutta l’Italia ma che sia anche e semplicemente bello, perché l’Italia fonda la sua storia sulla capacità di produrre bellezza. Una capacità che abbiamo perso perché è venuto a mancare il coraggio di guardare agli orizzonti temporali che apparterrebbero alla buona politica, sempre più ridotta al rango di mera amministrazione dell’ordinario. Tutto questo può sembrare folle ma è ciò che avviene in tutti i grandi paesi europei. La nostra è una rivoluzione della normalità e, come ogni rivoluzione, nasce da un libro, “Dalla parte di Jekyll: Manifesto per una Buona Destra” di Filippo Rossi che è ispiratore e fondatore di questo partito. Tutti coloro che volessero aderire a questa rivoluzione o che volessero approfondire questo progetto possono contattarci sulla nostra pagina Facebook “Buona Destra – Comitato Milazzo” o scrivere una mail a info@buonadestra.it

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