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SE NE VA PIPPO LA MALFA, IL DECANO DEI VIGILI URBANI…

I FUNERALI SI TERRANNO ALLE ORE 16 DI OGGI, LUNEDI’ 31 LUGLIO, NELLA CHIESA DI SAN PAPINO

Ne dà il triste annuncio il solito necrologio, in cui accanto al nome di GIUSEPPE LA MALFA c’è la specificazione del suo lavoro, EX VIGILE URBANO, espletato per lunghissimi anni. Un ruolo che “don Peppino“, così come affettuosamente lo chiamavamo noi, aveva svolto con impegno e abnegazione, senza purtroppo ricevere dall’ammnistrazione del tempo quel giusto riconoscimento, tangibile nei confronti di chi lo aveva visto come un esempio di correttezza e aveva fatto tesoro dei suoi insegnamenti. Altri tempi, siamo soliti dire. Già, altri tempi… lo avevamo scritto salutando il Brigadiere Farina, lo abbiamo sottolineato quando abbiamo rievocato il povero Franco Manzo, e lo ripetiamo sempre quando vogliamo effettuare un confronto, a volte impietoso, tra il periodo attuale e quello passato. Erano diversi i nostri Maestri, erano diversi i modelli ai quali ci ispiravamo, era più sentito l’attaccamento a quella divisa che don Peppino portò per decenni onorandola e rispettandola! Persone umili, dotate di un alto senso del dovere, alle quali spesso veniva preclusa la possibilità di avanzare di grado solo perchè la pianta organica dell’epoca imponeva limitazioni e prevedeva, oltre al comandante, Cesare Cocuzza, ed al suo vice, il tenente Spoto, la figura di tre brigadieri, che inizialmente furono Grazio La Malfa, Stefano Farina, Peppino Patti… Poi, con gli anni, aumentando il numero dei vigili in dotazione, ne arrivarono altri tre, per concorso e non per decisioni amministrative! Altri tempi, sì; ricordati con orgoglio da questo nostro amico che a 84 anni chiude la sue esistenza terrena. Che non ha mai mostrato alcun rancore o risentimento nei confronti di chi è stato avaro con lui, quando sarebbe stato giusto gratificarlo non per rispetto della sua età, ma per riconoscere la sua validità e la sua alta professionalità, unitamente alla sua figura di padre di famiglia, dimostrate quotidianamente, nei frequenti sopralluoghi e nei controlli minuziosi in un settore, quello edilizio, che lo vide impegnato per anni ed anni, infaticabile tutore di una legge che troppo spesso, oggi, viene calpestata e derisa! Che Iddio l’accolga fra le Sue braccia, “don Peppino”! TERMINAL è fraternamente vicino a sua moglie, a Francesco, a Silvio, ai suoi cari! E grazie per i suoi insegnamenti e per averci trasmesso la sua correttezza!

 

Commenti

1 Commento

  1. la malfa tommasina

    Addio zio Pippo,sono certa che il mio adorato papà, insieme alla zia Santina e la nonna,ti hanno stretto nelle loro braccia e adesso sarai felice eternamente con loro,nella luce di Dio.Racconta al mio grande papà,come ti abbracciavo,ti accarezzavo e ti baciavo,quando ti incontravo,ti coprivo di baci e tu rimanevi immobile,quasi disorientato di fronte a quelle effusioni,in cuor tuo sapevi che vedevo in te ,il mio papà.E….poi ,quando mi allontanavo da te,rimaneva dentro di me ,una commistione di inebriante felicità e di struggimento,avevo risentito la sua voce e nelle mie mani ,ancora il profumo di papà.Per tale motivo,non avrei potuto incontrarti tutti i giorni,perchè ,per me sarebbe stato come vivere un’illusione,ogni giorno.Adesso ho la certezza che gli avrai già detto che ho continuato ad amarlo immensamente,e che rimarrà eternamente nel mio cuore.Addio ,con l’amarezza che non potrò più abbracciarti.Si,addio zio Pippo.

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