I fratelli Ramponi da anni erano strangolati dai debiti, pignorati, umiliati fino alla tragedia.

Lo Stato, forte con i deboli e debole con  forti, ha inviato reparti speciali contro una famiglia di agricoltori. I Ramponi, come milioni di italiani, sono caduti in disgrazia e che non volevano lasciare la loro azienda agricola, i loro animali, perdere la loro dignità.

Ma non ci sono scusanti!

Non si possono uccidere tre padri di famiglia che stavano ubbidendo agli ordini facendo il loro dovere!

Purtroppo questo è il riflesso di un Paese che ogni giorno produce nuove vittime del ricatto economico e della miseria sociale. Solo una settimana fa a Sesto San Giovanni un uomo di 71 anni si è lanciato dal sesto piano mentre lo stavano sfrattando. Non aveva perso tutto lui, ma vivere di pensione ti porta alla povertà e non ce la fai più a pagare affitto, utenze o fare la spesa sperando sempre di non ammalarsi….

Nessuno lo ha salvato: ha preferito uccidersi lui che uccidere degli innocenti.

Intanto, gli ultimi dati ISTAT dicono che la povertà assoluta è in aumento: milioni di persone in Italia non riescono più a riscaldarsi, a mangiare come si deve, a pagare l’affitto o una bolletta e non possono più ammalarsi.

Non parliamo più solo di “emergenza”, ma di un vero collasso sociale, dove la dignità è diventata un lusso e la sopravvivenza una lotta quotidiana, perché l’economia di guerra la impone.

Da un lato ci sono profitti sempre più alti di chi ci sfrutta, dall’altro c’è la gente comune, i poveri che non sopravvivono. In mezzo c’è un sistema che difende i profitti e schiaccia i poveri, che salva le banche ma abbandona le persone.

C’è rabbia, tanta rabbia.

Non dietro le manifestazioni per la Palestina, ma di fronte al calo drastico degli elettori nelle tornate elettorali. Quello che i politici non vogliono capire, o fingono di non capire, perchè non ne parlano… tanto, una volta al parlamento, certe cose non interessano più. Intanto sempre più giovani non hanno più futuro, mentre si continuano ad esaltare le vittorie elettorali di centrodestra o centrosinistra, ma si governa con il 25% degli elettori visto che a votare non va più oltre la metà degli aventi diritto al voto, e si mantengono migliaia di immigrati irregolari che non hanno lavoro e sono liberi di delinquere.

Continueranno a morire in silenzio gli ultimi, quelli che non contano per nessuno ma che raccontano più di tutti che questo Paese è malato di disuguaglianza e indifferenza.

Continueranno a morire, come gli incolpevoli Carabinieri che devono ubbidire e tacere.