La Protezione Civile dirama i comunicati e stabilisce delle regole alle quali i sindaci devono adeguarsi. E siccome si prevede (attenzione, si ragiona per ipotesi, non per certezza) maltempo, per cautelarsi si dirama un’allerta: salvo poi non dire che si è presa una solenne cantonata!
Nei primi anni della meteorologia, quando in televisione imperversava il col. Bernacca e sui giornali le barzellette sulle previsioni del tempo, non esisteva la Protezione Civile e nessuno si preoccupava dei venti o della pioggia, nè tanto meno delle burrasche o delle grandinate. Si andava a scuola e busta, qualunque fossero le condizioni atmosferiche. Semmai, poteva scapparci uno sciopero per le stufe che nelle classi non c’erano. Noi siamo cresciuti così, e vi assicuro che non ne abbiamo risentito.
Ma oggi che c’è la Protezione Civile i colori delle allerte non si contano più: c’è maltempo a Catania e in tutta la provincia di Messina c’è allerta rossa. C’è una sciroccata a Palermo e si prevedono onde alte anche in provincia di Messina. Insomma, la favoletta del pastorello e del lupo è più attuale che mai. Gli alunni, a migliaia, attendono che venga diramata un’allerta rossa perché le scuole saranno chiuse. Fino a quando si tratta di scuole, poco importa se i giorni previsti dal calendario saranno rispettati, tanto il programma deve essere portato sempre a compimento. Ma non può sottostare a questi frequenti “Al lupo, al lupo”.
Ed allora, signori della Protezione Civile, piove o non piove? E se dovesse piovere, ci saranno i presupposti per dichiarare l’allerta con le conseguenze che da questa deriveranno?
Per la Pasquetta è stata diramata l’allerta gialla nella nostra zona. Certo, è un modo per stare sicuri ma questa dichiarazione si ripete da anni; spesso, il giorno dopo se non addirittura lo stesso giorno, si è commentato che non ne valeva la pena, che si è stati troppo precipitosi, che sono stati diramati comunicati su un vasto territorio e non poteva prevedersi se la pioggia fosse persistente in un raggio di pochi chilometri. In fondo, questo è il compito della Protezione Civile: tutelare l’incolumità di migliaia di individui!
Qualcosa non quadra: nonostante tutto migliaia di turisti si sono riversati a Milazzo (ci limitiamo solo a Milazzo, non ci interessano gli altri comuni o il resto della Sicilia), occupando spiagge, ristoranti, campi all’aperto…
Signori, ci sono responsabilità, ben precise. Rivediamo, abbiamo più volte detto da questo giornale, questi improvvisi comunicati diramati non appena qualcuno prevede la nuvoletta di Fantozzi!
Lavarsene le mani e disporre è fin troppo facile! Ne va della credibilità di chi deve firmare un’ordinanza. E non si può continuare a fare la parte del pastorello, che continua a gridare “Al lupo!”.
Ci sembra sia l’ora di smettere di giocare C’A MINCHIA DU PUPU! Ormai le persone non ci credono più.
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