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QUEL CHE PUBBLICHIAMO SU TERMINAL E’ REALE!

Leonardo-SciasciaPRONTA REPLICA A CHI APPROFITTA DELL’ANONIMATO E VORREBBE SMINUIRE IL NOSTRO RUOLO DI GIORNALE LIBERO E SICURAMENTE “ROMPISCATOLE”!

RICEVIAMO… PUBBLICHIAMO  (U cosu ca manu). “ma picchì i lamentele parunu scritti du stessu cristianu (o mussummanu)? non è chi cacchidunu voli pigghiari pu culu a scattrizza di lettori?

… E RISPONDIAMO…

E’ un commento che ha fatto seguito all’articolo pubblicato qualche giorno fa su www.terminalmilazzo.com, dal titolo “ASSESSORE MAISANO, L’AVVISO PRIMA: IO NON VOGLIO PAGARE I VOSTRI DEBITI!”. Un commento in dialetto, che avremmo potuto tradurre benissimo in italiano, lasciando comunque immutato il senso che l’anonimo commentatore voleva far giungere al giornale e a chi legge TERMINAL. Il chiaro intento denigratorio prende il sopravvento per l’ennesima volta per mettere in cattiva luce il nostro giornale, che dà voce ai cittadini liberi, in nome di una libertà che altri calpestano, e sminuire il suo ruolo all’interno della società civile! E per l’ennesima volta il sospetto alberga in chi sa di avere la coda di paglia, pensa di saperla lunga sputando sentenze, e non esita a ricorrere a battute spesso triviali ma, come sempre accade in queste circostanze, mostra nell’anonimato di chi si è prestato al gioco il volto di un piccolo quaquaraquà privo di quel briciolo di coraggio che lo renderebbe uomo, con gli attributi, e non uno stupido eunuco al servizio del potere o di chi lo utilizza come zerbino o rotolo di carta igienica. E lui, minuscolo essere che ricorre anche ad un indirizzo di posta elettronica manifestamente fasullo, vorrebbe far sorgere il sospetto che tutto ciò che pubblichiamo sia frutto di elaborazioni fantasiose o ricostruzioni infondate. TERMINAL non ha bisogno di ricorrere a teoremi, privi di logica, per denunciare ciò che i cittadini pensano! Scritti, foto, commenti, messaggi, sms, discorsi pubblici o privati, confidenze, ammissioni, contatti reali con il giornale, sono sempre più frequenti al punto che noi stessi abbiamo difficoltà a dare spazio a tutti, e di questo ce ne scusiamo con i tanti cittadini che ci preferiscono per far sentire forte la loro voce! Ritornando all’anonimo provocatore, minuscolo, insignificante, come quelli che non hanno ancora capito che non si può sopprimere una voce libera come TERMINAL, ma che comunque vorrebbero impedirci di dare spazio ai cittadini ed ai lettori che hanno riscoperto la voglia di partecipare liberamente al dibattito democratico sul giornale e di essere rappresentati nella loro ritrovata voglia di libertà, gli rimpoveriamo di non aver letto, ma più sicuramente di non aver capito la presentazione all’articolo: “SINGOLARE ESTERNAZIONE DI UN CITTADINO, CHE DA ANNI EFFETTUA LA DIFFERENZIATA… MA LEGGETE COSA HA DETTO AD UN NOSTRO REDATTORE, PER POTERLO PUBBLICARE SU TERMINAL…”. Quindi nessuna lettera! La persona che ha espresso le sue motivazioni “HA DETTO”, non “HA SCRITTO”. Successivamente il REDATTORE ha elaborato il pensiero del cittadino che si sarà espresso anche in siciliano, ha utilizzato il proprio lessico, il proprio stile, probabilmente ELIMINANDO FRASI O VOLGARITA’ (sicuramente c’erano anche quelle…) per renderlo leggibile e presentabile in un contesto giornalistico. Non è escluso che abbia sottoposto la stessa trascrizione al lettore per avere una conferma che il suo pensiero sia stato interpretato correttamente. Abbiamo detto più volte, ripetendolo fino alla noia, che TERMINAL garantisce l’autenticità delle mail, delle lettere, delle telefonate o delle proteste, molte delle quali verificabili e riscontrabili anche sui siti internet, e da SEMPRE, NONOSTANTE TUTTO, TUTELA L’ANONIMATO DEI LETTORI che si rivolgono al giornale. Il motivo è semplice: intanto la nostra deontologia professionale, che incoraggia sempre più persone che ricorrono a noi sapendo che ci comportiamo come il sacerdote in confessione. Quindi la certezza di non essere successivamente “presi di mira” da chi vorrebbe vendicarsi perché emergono cose che dovrebbero essere taciute! Sintomatico il caso delle buste paga, che ha suscitato interesse in decine di migliaia di persone: una realtà che in tanti conoscevano, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, ma della quale nessuno osava parlare. E il fatto che noi conosciamo i nomi delle aziende che mettono in atto questa pratica, ci ha attirato forse nemici che temono che da parte nostra si possa alzare il tiro… Secondo noi l’ANONIMO LETTORE autore del simpatico quanto colorito commento, che si nasconde dietro uno pseudonimo, ha voglia di conoscere il NOME del pensionato che si è sfogato con TERMINAL a tutela dei propri interessi! E siccome altri cittadini si sono uniti a lui in quella sacrosanta protesta, non ci pare che ci sia qualcuno che voglia PRENDERE PER IL CULO LA SCALTREZZA DEI LETTORI, quanto piuttosto far valere il diritto per il riconoscimento di una riduzione della bolletta o della esenzione di una tassa che non dovrebbe competere a chi effettua la raccolta differenziata. Portando un banale esempio, preso in prestito dal mondo della scuola, che avrebbe detto il nostro ANONIMO se il Preside, ai suoi tempi, avesse sospeso tutta la classe, della quale anche lui faceva parte, poiché non era stato capace di punire chi aveva rotto il vetro o malmenato un compagno?

 

 

 

Commenti

1 Commento

  1. Bravissimi……più semplice attaccare chi fa “servizio sociale” reale e di denuncia come voi, di chi a parole continua a “minacciare velatamente” tutti quelli che sono alla ricerca di un appiglio contro la battaglia dei diritti che ogni cittadino dovrebbe avere. Brava redazione, ancora una volta

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