RIFIUTI: PERCHE’ NON TASSARE SOLO CHI NON RISPETTA LE REGOLE?
LA PROVOCATORIA PROPOSTA DI UNA LETTRICE PER SCONFIGGERE L’INDECOROSO SPETTACOLO DI CASSONETTI STRACOLMI E LA DIFFERENZIATA CHE RIMANE AL PALO!
Raccolta rifiuti: nonostante i proclami, si continua a registrare una situazione di stallo, giustificata dalla mancanza di uomini e mezzi. Per chi attendeva un cambiamento di rotta, è difficile digerirla! Purtroppo nessuno sembra rendersi conto che con la spazzatura abbiamo imparato a convivere. E non si apre nessuno spiraglio che porti ad un aumento della differenziata, partendo dai grossi quantitativi e non dai rifiuti prodotti dalle famiglie: sto parlando della separazione dei contenitori di vetro, di cartone, di legno, di polistirolo, di plastica, che sempre più consistenti e voluminosi finiscono nella discarica, perchè nessuno, ribadisco NESSUNO dei produttori (negozi in genere, fruttivendoli ambulanti, supermercati, bar, pubblici esercizi, pescherie) si preoccupa di smaltirli secondo le regole sempre disattese! Manca un deterrente che faccia capire che chi sbaglia deve pagare, manca la sanzione economica che tocchi la tasca ed il portafogli! Spettacoli indecorosi di cataste di rifiuti ammassati davanti agli esercizi commerciali, materiali infiammabili che potrebbero ispirare qualche emulo di Nerone, visto che in una società come la nostra ci possiamo attendere di tutto. Perchè nessuno fra le menti pensanti che reggono le sorti delle diverse città (non sto parlando solo di Milazzo, poichè la cancrena dei rifiuti investe tutta la Sicilia, senza fare eccezioni per la provincia di Messina) ha mai deciso di assegnare dei contenitori per la raccolta differenziata ai vari esercizi commerciali, ai condomini, alle scuole, agli organi istituzionali? Quanto si deve attendere per dare un volto nuovo, pulito, socialmente al passo con le città più evolute in tema di ambiente anche a queste nostre città del profondo Sud? Che significato ha portare in discarica sempre più rifiuti? Non vi sembra un controsenso, se si parte dal principio di risparmiare sui costi? Ho letto su questo stesso giornale di proposte alternative che non mi risulta siano state messe in pratica: sono d’accordo sul fatto di accreditare un importo a chi effettua la differenziata, che dovrebbe essere consegnata in un punto gestito dal comune o dalla ditta che cura la raccolta; e questo importo potrebbe essere detratto dal totale addebitato in bolletta. Chi differenzia i rifiuti merita di essere ripagato e non accetta di dovere corrispondere importi che non gli competono, solo perchè altri non la fanno, o perchè i contenitori sono stracolmi, o peggio ancora i supermercati ci sommergono di rifiuti a tutte le ore, ad inclusione di quelli che possono essere recuperati! E allora avrei da fare una nuova proposta, forse provocatoria: perchè non addebitare proprio a chi non accetta la differenziata almeno il 75% dei rifiuti prodotti? Potrebbe essere la volta buona per rivedere certe tariffe che penalizzano gli anziani, le fasce più deboli e chi rispetta le leggi!
(Antonella Ruggeri)
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