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ROBERTO SCOTTO, sono passati dieci anni!

ERA IL 20 FEBBRAIO 2012. SAREBBE BELLO SE DOMENICA 20 FEBBRAIO 2022 LA SUA SQUADRA LO RICORDASSE CON UN MINUTO DI RACCOGLIMENTO E VINCESSE L’INCONTRO, DEDICANDO A LUI LA VITTORIA!

Roberto Scotto arrivava a Milazzo a 28 anni: proveniva dalle file del Montevarchi, con cui aveva ottenuto la promozione in serie C, ma aveva militato anche nel Cagliari, nella Lucchese e nel Livorno. La Gazzetta del Sud, che dava risalto al neo rossoblu, scriveva così: “… a detta dei tecnici è il pezzo più pregiato della campagna acquisti.” Egli stesso, intervistato dal prof. Pietro Schepis, dichiarava: “Vengo a Milazzo decisissimo a vincere il mio terzo campionato e mi sembra che ci siano i mezzi e gli uomini per centrare tale obiettivo. La mia media annuale è di otto-nove reti, e non appena sarò al massimo del rendimento dimostrerò il valore delle mie asserzioni”.

Sono passati cinquant’anni da allora: Roberto Scotto i tifosi mamertini lo ricordano nel campionato di serie D 1972/73 con le sue indimenticabili azioni a centrocampo, dove giocava da mezz’ala sinistra, in una squadra storica allenata da Arnaldo Riva per il secondo anno consecutivo. Giocò ben 21 partite, che sono tante perchè quell’anno il Milazzo disponeva a centrocampo di Fatigati, Mazzoleni, Marini, Giacoppo… quindi grande concorrenza. Nonostante ciò segnò due reti, entrambe decisive, alla Gioiese ed all’Amat Palermo. In quella squadra si fece volere bene e con i tifosi mantenne un ottimo rapporto, anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo: si sposò con una nostra concittadina e trovò lavoro proprio nella nostra città. Quell’anno il Milazzo si classificò al terzo posto dopo Marsala e Leonzio ed a pari punti con il Paternò e la Massiminiana. Scampoli di storia calcistica milazzese, che sono indelebili nel cuore dei nostri tifosi. Ripetiamo insieme la formazione di quell’anno, magari domenica al Grotta Polifemo, con la voce dello speaker: Di Palma (Codraro in panchina ma spesso presente), Ferrara, Terranova, Mancuso, Stanisci, Silvestri, Latella, Scotto, Gravina, Fatigati, Gitto. In panchina sedevano, ma entrarono spesso nel corso del torneo: Franchina, Mazzoleni, Marini, Manoti, Giacoppo, Romagnolo M., Andaloro, Motta, Sbruffoni, Italiano, Salmeri A. Il presidente di quello squadrone era il compianto Peppino Nania.

Roberto il 20 febbraio 2012 ci ha lasciati. A lui il nostro giornale ha conferito alla memoria il PREMIO TERMINAL SPORT nel 2013, ritirato dalla figlia.

Non ho dimenticato la data del suo ultimo viaggio senza ritorno, perchè Roberto è lì, di fronte al mare di levante a guardarmi, quando mi reco al cimitero della nostra città. Non è il giovane Roberto in maglia rossoblu, ma una persona come tante, le cui foto vengono spesso guardate distrattamente da chi non conosce le loro storie. In quegli attimi di silenzio e di preghiera, sembra volermi dire qualcosa, Roberto: un saluto, un messaggio, o forse una raccomandazione superflua per me che avevo già in mente di scrivere qualcosa per lui, in occasione del suo ultimo viaggio, dell’ultima partita che è rimasta nel cuore di chi lo conosceva,  amici, sportivi, tifosi! Una partita che ha perso, perchè è quella che non  lascia scampo, perché aggredisce nella mente e nelle forze. Una partita che non consente sostituzioni o rivincite, anche se è difficile accettare la sconfitta! Ma Roberto rimane nel cuore dei milazzesi, sportivi e non, che gli hanno voluto bene e che lo continuano a ricordare… E sarebbe bene che in occasione del decennale della sua partenza la sua squadra lo ricordasse con un minuto di raccoglimento, e vincesse l’incontro, per dedicare a lui la vittoria! 

 

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