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SALUTA LA POLIZIA LOCALE, MA VIENE FERMATO LO STESSO. GUIDAVA SENZA PATENTE!

Pensava di farla franca. Un guizzo d’astuzia, scatta il sorriso. L’aria disinvolta, il saluto accennato. Forse credeva fosse la mossa giusta, quella che lo avrebbe fatto passare inosservato. Un gesto per scacciare i sospetti, per filare via senza problemi. Ma non è così che funziona.

E invece, no. Gli agenti sono abituati a tutto, leggono i dettagli, colgono le sfumature: un’occhiata veloce, un secondo appena, e sanno già quando qualcosa non torna.

Se avesse tirato dritto? Magari nessuno se ne sarebbe accorto. Magari. Ma quel saluto, così forzato? Un errore da principiante. Troppo strano per lasciar perdere. Lo seguono. Lo fermano. E lì, il castello crolla.

Lui ci prova. Mano in tasca, aria tranquilla. 

“La patente? L’ho lasciata a casa”.

Classico. Gli agenti insistono. Qualche domanda in più, uno sguardo attento.

Lui si irrigidisce. Risponde male, e quando parte il controllo incrociato, il sipario cala di colpo.

Non è che l’ha dimenticata. Non ce l’ha mai avuta. Mai conseguita. Mai nemmeno sfiorata. Ora il problema è serio.

Il conducente è stato colto in flagrante dalla Polizia Locale di Rezzato, in provincia di Brescia. Ora avrà tutto il tempo di riflettere sulla vicenda, vista la sanzione – puntuale e implacabile – elevatagli dalle autorità. Sfidare la legge può costare davvero caro, e poco importa quanto tu sia sfacciato: chi sbaglia paga.

da virgilio.it

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