Sara Curtis, 18 anni, ha vinto i campionati Italiani di nuoto ed ha battuto il record che apparteneva da nove anni a Federica Pellegrini.
Ci ha regalato una gara che definire emozionante è dir poco, e cosa si fa in Italia? La sua vittoria è diventata un pretesto per far polemica. Per attaccare la Pellegrini e screditare una delle più grandi nuotatrici di tutti i tempi.
«La Pellegrini la dimenticheremo presto». «Sara Curtis ha cancellato la Pellegrini» scrivono…
Questo non è sport!
Lo sport non è fare paragoni, non è denigrare il proprio avversario, non è competizione fine a se stessa! Non è stato rispettoso né per la Curtis, né per la Pellegrini. Che poi piaccia o meno non fa differenza! Che poi vedendo questa ragazza e ascoltandola parlare si capisce subito che tutto ciò non le appartiene! Il nuoto è sempre stato la sua vita, ma Sara è una ragazza umile, semplice, modesta, che ama studiare e vorrebbe iscriversi a Psicologia. “Nuotare mi aiuta a studiare”.
Con estrema umiltà ha messo alla prova se stessa, ha voluto sfidare se stessa e migliorare se stessa. Perché nel nuoto, come in qualsiasi altro sport, non si tratta di battere il proprio avversario, ma di gareggiare con i propri limiti e tirare fuori la grinta, la forza, la bellezza, la grazia che sono già dentro di noi. Per trovare il proprio ritmo, la propria andatura, il proprio cuore.
E questo non è un esempio solo di sport ma di vita.
Grazie Sara per averci fatto emozionare! Sei stata bravissima!
E ai leoni da tastiera dico: facciamo il tifo per lei. Lo sport non è fare il tifo «contro» ma fare il tifo «con». Purtroppo viviamo in un paese di merda…
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