GIUSEPPA BERTE’ vedova Giovanni SPOTO… Dal necrologio e dalla foto le immagini tornano indietro di mezzo secolo, forse di più… E allora rivediamo due ragazzini, Giorgio e Mimmo, di qualche anno più piccoli di me; la sorella più grande, Carmela, che alle medie diventava per qualche ora a settimana mia compagna di classe, ma solo perché mi recavo a fare inglese nella sezione A, assieme ad un piccolo gruppetto della sezione D. E ancora gli anni del Liceo, quando l’ultima dei figli, Aurelia, si iscrisse al Ginnasio. Io ero già prossimo alla maturità, frequentavo la terza classe liceale…
GIUSEPPA BERTE’ era la moglie di Giovannino Spoto, mentre le immagini del tempo che fu spaziano generosamente anche in quella bottega, la salumeria di via Medici, restituendoci due signori distinti al banco, e la bontà dei prodotti che rendevano quella salumeria la migliore a Milazzo. Man mano che arriviamo con fatica ai giorni nostri, ci rendiamo conto che tanti anni sono passati, e che noi siamo diventati grandi… Tanti nostri amici sono andati via, lontani da Milazzo, per lavoro. Li rivediamo ogni tanto, se ci capita di incontrali, in estate o per le festività. Con loro si parla del più e del meno, ma soprattutto del tempo che passa, sempre con affetto e sincerità. Ed allora ritorna nei nostri ricordi di giovani la via Giacomo Medici, quella di tanti anni fa, in cui i commercianti erano una grande famiglia.
Passiamo da quello che oggi è il salotto di Milazzo, indicando i negozi che furono di Giuliano Testa e di Nino Catanzaro, uno accanto all’altro, con merce pregiata e ricercata; attività che si integravano per quel che offrivano, e che accompagnavano le famiglie nelle scelte prematrimoniali: il corredo, i regali, i casalinghi. Le immagini scorrono veloci, su altri nuovi negozi, e ci restituiscono il sorriso di don Calogero, alias Tony Scuderi, con le sue macchine da cucire PFAFF; il signor Bertè e la merceria, la signora Antonuccio, mamma di Nuccio, con il suo negozio di fiori, nel quale il figlio, ancora giovane, con la moglie Stefania, guardava già lontano e preparava ricercate confezioni e composizioni. E poi il raffinato bar Romagnolo, il barbiere Ullo, la profumeria Picciolo, l’edicola con il sempre loquace Mico Maiorana ed il prof. Nicolino Giorgianni; il bar Cambria con l’Hotel Diana; ed ancora, le attività di La Rocca, di Santo Torre, del parrucchiere Vito, di Enza La Malfa, del signor Russo con i figli; quindi l’elettricista Ciccio Soldino, il Cinema Liga, don Pippo Sindoni nella sua rosticceria, con il cognato Giorgio pronto ad evadere le ordinazioni; la copisteria Alfam di Amato e Alacqua, Pietro Caravello, Poker Elegante, Franco Vitale, Molinari e le sue bilance, Tindaro Migliorino…
E poi anche loro, Giovannino Spoto e la sua signora, gentile, sorridente, garbata. Una signora d’altri tempi come di altri tempi era una Milazzo, nella quale tutti erano sinceri e legata da vincoli di amicizia, capaci di dare un’impronta indelebile ad un’epoca e di lasciare un segno…
Tutti hanno dato un contributo alla crescita di questa città… Poi, pian piano, molti di loro sono andati via… E oggi, lassù, abbracceranno questa loro amica che li raggiunge.
Arrivederci, signora Spoto, le vorremo sempre bene, la ricorderemo sempre… L’abbracciamo con affetto e le raccomandiamo di dare anche un abbraccio a don Giovannino. Da parte nostra!
IN QUESTO TRISTE MOMENTO SIAMO VICINI AI FIGLI E A TUTTI I CONGIUNTI DELLA SIGNORA GIUSEPPA BERTE’, I CUI FUNERALI SARANNO CELEBRATI NEL POMERIGGIO DI OGGI, SABATO 3 MAGGIO, ALLE ORE 16.30, NELLA CHIESA DEL CARMINE DI MILAZZO.
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