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SI SPEGNE A PADOVA PEPPINO FORMICA, CON LA SUA MILAZZO NEL CUORE….

GLI AUGURI DI BUON NATALE CHE STAMATTINA IN CENTINAIA, IN MIGLIAIA DI AMICI CI SIAMO SCAMBIATI RICORRENDO A FACEBOOK  E A WHATSAPP HANNO AVUTO UN RISVOLTO IMPREVISTO.

E’ stato proprio Antonio insieme a Maria e Bartolo, che da anni vivono a Padova a darmi la notizia che alle 8 si spegneva, a 95 anni, il padre, PEPPINO FORMICA, milazzese della Piana (era nato a Due Bagli), aveva cominciato a lavorare fin da piccolo perchè così si faceva in quegli anni lontani.

Uomo di fiducia di Luigi La Spada, nei vivai di Scaccia, era stato uno di quegli operai che, con l’avvento della grande industria, era riuscito a diventare un operaio specializzato senza tuttavia tradire il suo amore per la terra. Padre di Antonio, uno dei nostri coetanei, di Bartolo e di Maria, è stato esempio di integrità morale per i figli, che ha voluto raggiungere dopo il collocamento a riposo.

Deve essere stato duro per un uomo nato e cresciuto a Milazzo lasciare la sua terra, ma Peppino Formica aveva fatto la sua scelta, e con la moglie Anna, ha raggiunto i figli e i nipoti a Padova lontano da Milazzo, ben consapevole che non sarebbe più tornato nella terra natia. Da 23 anni la famiglia si era nuovamente riunita, e il vecchio Peppino non aveva dimenticato le sue origini.

Antonio mi ha raccontato di papà e dei suoi ultimi anni in cui era sempre desideroso di tornare a Milazzo anche con le complicazioni che lo avevano visto inchiodato a letto negli ultimi tempi. Peppino era fiero della sua terra: portava Milazzo nel cuore insieme ai suoi amati fratelli Stefano e Vincenzo e i suoi nipoti, serbava i ricordi dei suoi anni migliori, e per questo i figli per ricordarlo a chi lo aveva conosciuto, mi hanno mandato la foto che pubblichiamo e che lo riproduce mentre mostra il libro di Massimo Tricamo in cui si parla di Vaccarella. E lui amava particolarmente Vaccarella, che raggiungeva quotidianamente quando viveva a Milazzo, per acquistare il pesce appena pescato.

Commentando la partenza triste avvenuta in un giorno che avrebbe dovuto essere di gioia e di serenità, Antonio, in lacrime, ha aggiunto che l’ultimo desiderio di papà era quello di vedere unita, per Natale, la sua famiglia… e le preghiere del vecchio Peppino Formica sono state ascoltate da Gesù Bambino. Proprio il giorno di Natale, tutti si sono riuniti al capezzale del padre, testimoniando l’amore che lui stesso aveva predicato in vita e il rispetto, valori che erano stati per sempre custoditi e tramandati da quel Milazzese nato e cresciuto nella Piana, partito per non separare la sua famiglia nonostante le scelte lavorative, rimasto affettuosamente con loro, per continuare la sua opera di protezione con la sua vicinanza, come se i figli avessero sempre bisogno di lui, e mantenendo vivi i ricordi con il passato, senza tradire le origini e la radici. I funerali di Peppino Formica si terranno a Padova, e anche lui rimarrà a Padova, dove non mancheranno i fiori sulla sua tomba, e le preghiere di chi lo ha amato per tutta la vita. Chi a Milazzo, sua città natale, lo ha conosciuto e lo ricorda ancora, potrà ricordarlo nelle preghiere…

Noi di TERMINAL lo faremo da stasera, e ci stringiamo ad Antonio e ai suoi cari, con affetto…

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