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SPAZZATURA: “ASSESSORE CHE FA, SI DIMETTE?”.

salvatore gittoRIPROPONIAMO UN ARTICOLO PUBBLICATO SU TERMINAL ALLEGATO 4 DEL MESE DI NOVEMBRE 2014. LA DOMANDA, FORMULATA ALL’ASSESSORE GITTO (nella foto), NON HA AVUTO RISPOSTA: ERA SOLO SATIRA, E I CITTADINI SI SONO MESSI A RIDERE… ORA PIANGONO ED OGNUNO CERCA SCUSE E GIUSTIFICAZIONI! INTANTO IL MOVIMENTO PER LA TUTELA DELL’ECONOMIA CITTADINA HA PREPARATO LA RICHIESTA PER CONOSCERE I COSTI ADDEBITATI IN BOLLETTA E CONTESTARE LA STESSA BOLLETTA SE CONTIENE IMPORTI PER SERVIZI NON RESI!  

 

– Siamo arrivati dove non avremmo voluto, e non per colpa nostra. Correre ai ripari adesso si potrebbe, ma come? Purtroppo quando noi scriviamo qualcosa su questo giornale, veniamo tenuti in scarsa considerazione! E’ vero che le persone ci leggono, ci apprezzano, ci stimano. Riconoscono che diciamo la verità, che non abbiamo peli sulla lingua, che non siamo legati a nessun carrozzone politico e non guardiamo in faccia nessuno. Ma poi non cambia nulla: in fin dei conti, dicono, ci considerano sempre un giornale satirico, che dice “minchiate”, che prende in giro il prossimo, che rompe i coglioni! E’ l’ironia, arma sottile alla quale facciamo ricorso per alleggerire certi temi, che difficilmente verrebbero letti se fossero trattati differentemente. Ma non tutti la comprendono! Quando abbiamo scritto, qualche tempo fa, che in Sicilia l’era delle discariche stava per finire, proponendo un tritarifiuti sotto il lavandino della cucina, il cui costo ammonta a poche centinaia di euro e permette di mandare nelle tubazioni tutti gli scarti alimentari (che sono quelli che finiscono nel sacchetto della spazzatura e poi nel cassonetto) qualcuno si è mostrato interessato, chiedendo il prezzo e dove avrebbe potuto acquistarlo. Altri invece hanno ipotizzato che fossimo noi i rappresentanti, e che quell’articolo era stato confezionato proprio per tirare acqua al nostro mulino, e farci guadagnare chissà quanto! Imbecilli! In questa città si pensa sempre male, si blatera, si sparano minchiate e non si approda mai a nulla. Si critica perché è un’arte che ci appartiene, per cui se uno fa qualcosa, è criticato perché la fa. Analogamente, è criticato se non la sta facendo. Ma anche se si rendesse necessario farla, la si delega ad altri! Ora dall’Amministrazione viene richiesto ai cittadini di ricorrere alla differenziata! Solo ieri ne abbiamo parlato, tirando in ballo gli ambientalisti, colpevolmente assenti in un momento come questo. Oggi che le cose si sono messe improvvisamente male, qualcuno ci viene a dire che avevamo ragione a chiedere e a pretendere in tutte le case di nuova costruzione il montaggio di un tritarifiuti; e la predisposizione dell’apparecchio anche nelle altre, per ridurre sempre più il totale dei rifiuti da conferire nei cassonetti e poi in discarica. Ma quale discarica, se quella di Mazzarrà Sant’Andrea è stata chiusa? O aspettiamo di portarla lontano, in un altro comune, per gentile concessione della Regione, e con costi sempre maggiori che troveremmo addebitati in bolletta, il prossimo anno? Non subito, ma dopo le elezioni. Perché sapete benissimo che le prossime bollette saranno recapitate da ottobre 2015, quindi con una nuova Amministrazione, che potrebbe essere sempre la stessa; ma anche con una nuova, che non potrebbe fare a meno di spedirla. In entrambi i casi i problemi si ripresenteranno, e i cittadini si renderanno conto che la conferma della Giunta di Carmelo Pino nascondeva un ennesimo aumento delle tariffe, mentre una nuova Giunta dovrebbe necessariamente richiedere, come presentazione dei cinque anni, lo stesso aumento, che non potrebbe addebitare a chi c’è stato prima, trincerandosi dietro “Noi non lo sapevamo!”. Perché se in questa città non è stata mai fatta una seria politica per lo smaltimento dei rifiuti, e si è sempre andati avanti come nella canzone di Orietta Berti, “Fin che la barca va” (che era anche il cavallo di battaglia di Salvatore…), prima o dopo verranno al pettine tanti nodi, inestricabili. Che paghino tutti gli assessori che si sono succeduti, allora! Ma non avendo la possibilità di prendercela con quelli che hanno gestito l’ambiente fino ad oggi, che costoro non si presentino nemmeno per il futuro. E che si dimetta, visto che il suo assessorato non ha prodotto nulla di nuovo e di alternativo in questo settore, l’attuale assessore Salvatore Gitto. Lui più di tutti gli altri avrebbe dovuto avere il compito di svolgere una politica per l’ambiente, anche educando: se ieri abbiamo puntato il dito contro gli ambientalisti, rei di guardare sempre da una parte e di non aver inculcato nei cittadini nulla di alternativo che in altre città è una costanza, e ci riferiamo alla differenziata, oggi lo puntiamo contro l’attuale Assessore all’Ambiente, che secondo noi ha sulla coscienza le tonnellate e tonnellate di rifiuti smaltiti indifferentemente in discarica, con enormi prezzi per i cittadini, mentre sarebbe stato più opportuno educare alla differenziazione, intervenendo presso le scuole a cominciare dalla materne, negli uffici pubblici e privati, in tutte le attività commerciali, controllando e reprimendo, se è il caso! In fondo si tratta solo di raggiungere i parametri imposti dalla legge. Ma ha la colpa anche dei rifiuti che da ieri, in assenza di raccolta, riempiranno le strade di Milazzo, chissà per quanti giorni. Il Sindaco ha fatto bene ad indirizzare un invito ai cittadini. Ma avrebbe dovuto farlo l’assessore all’Ambiente, chi si è reso responsabile di una grave omissione per tutti gli anni del suo mandato. Non sappiamo se i cittadini la faranno, la differenziata, perché corre voce, da nessuno purtroppo mai smentita, che i rifiuti separati accuratamente dalle famiglie vengano conferiti nello stesso contenitore; e ci risulta, avendo raccolto prove testimoniali, che molti cassonetti adibiti a ricevere vetro, plastica e carta sono stati tolti da molte strade. Noi da questo giornale potremmo ancora una volta rivolgerci ai nostri lettori, amplificando la richiesta del Sindaco. Non sappiamo se ci prenderanno in considerazione: magari si metteranno a ridere, come fanno spesso, pensando che la nostra sia solo satira. Non lo è affatto, amici. E se qualcuno deve pagare, che paghi! Ma che non paghino sempre i cittadini!

(Ricordiamo che si tratta di un articolo pubblicato su TERMINAL nel novembre 2014. Noi, come ben saprete, abbiamo LE PALLE DI VETRO! I cittadini, sentendo parlare di aumenti, le PALLE le hanno gonfie!)

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