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STAMATTINA il saluto a ROSARIO MORASCA

AVEVA SOLO 46 ANNI ROSARIO, ma io lo rivedo ancora ragazzo,  quando collaborava con un garage cittadino nel quale venivano consegnati decine e decine di ciclomotori di tanti ragazzi che, incuranti del sequestro, preferivano girare senza casco. Non c’era scampo per loro, quando incappavano nelle ferree maglie della rete dei Vigili Urbani. Rosario accompagnava il titolare, e in lui vedevamo un ottimo aiutante: spiegava ai ragazzi che l’uso del casco protettivo era un obbligo, che in caso di incidente poteva salvar loro la vita, che per un mese avrebbero fatto a meno. Un validissimo collaboratore, al quale raccomandavamo di indossare anche lui il casco, perchè avremmo “sequestrato” pure lui. Rideva Rosario, e quel sorriso ce lo rendeva simpatico e responsabile. Tanti anni sono passati da allora, e di Rosario avevo perso le tracce. Non lo avrei nemmeno riconosciuto se lo avessi incontrato, perchè quei ragazzi dei primi anni 90 sono tutti cresciuti, tutti hanno figli, e spesso sono loro a ricordarmi che hanno avuto proprio da me, il terribile brigadiere Smedili, il motorino sequestrato. Ieri sera mi è stato fatto osservare che non avevo scritto nulla per salutare un MILAZZESE DOC, Rosario Morasca. La notizia mi ha lasciato senza parole, senza alcuna giustificazione. Rosario se n’era andato! Quel ragazzo che ci assisteva mentre noi sequestravamo i motorini non c’era più. Aveva solo 46 anni, trenta in più di quando lo avevo conosciuto… Ho recuperato un necrologio, con la sua foto: è lui, è quel Rosario che conoscevo, con una famiglia…

Ho letto che proprio stamattina gli è stato dato l’ultimo saluto, nella chiesa della Madonna del Rosario. La Madonna ha voluto stringere a sè, nell’ultimo viaggio, quel ragazzo di 46 anni, al quale era stato imposto il nome di Rosario. Lui Le starà vicino, e a Lei si rivolgerà per chiederLe conforto per i suoi cari: la compagna, il figlio, il fratello, la sorella, i genitori, tutti.

Rosario non c’è più, ma io voglio ricordarlo sempre come quel ragazzo dei motorini, sorridente e al tempo stesso severo con i suoi coetanei che il casco non volevano indossarlo.

Ciao, Rosario! Come sarebbe bello sentirti chiedere “Brigadiere, oggi sequestriamo i motorini? Io sono pronto, a che ora devo venire?”

No, Rosario, quel tempo non tornerà più… Ora siamo grandi, ma tu per me sei rimasto sempre un ragazzo, andato via troppo presto! 

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