LUPI nasce nell’aprile del 2012. E’ un meticcio, un simil Labrador nero che anagraficamente si chiama Lupin, ma la famiglia adottiva decide di chiamarlo Lupi (più familiare!).
Lupi si dimostra sin da subito un cane socievole e amorevole, dolce con tutti, affettuoso, abile nell’apprendere le prime regole di comportamento: seduto, zampa, batti cinque, bacio. Sembrava che la vita fosse stata generosa con lui. Amore incondizionato, carezze, lunghe passeggiate. Al mare in estate, coperte calde per l’inverno. Ma qualcosa sarebbe cambiato inesorabilmente.
Al compimento del primo anno di età si manifesta la malattia. Un problema neurologico. Lupi inizia a soffrire di crisi epilettiche. La vita di Lupi e della sua famiglia cambia inevitabilmente; le crisi col tempo si fanno più intense, più ravvicinate; inizia la cura che costringerà i familiari a occuparsi di lui costantemente e a non lasciarlo mai da solo per periodi lunghi o anche semplicemente per qualche ora. Mattina e sera va somministrata la terapia. Notti in bianco, stanchezza, corse dal veterinario.
Ma la sua famiglia non si arrende. Lotta con lui e per lui per rendergli la vita il più felice possibile e la malattia più sopportabile.
Dopo anni di sofferenza e di incertezze, al compimento del 10º anno di età, miracolosamente le crisi epilettiche diventano più rade. Una ogni mese e mezzo. Un grande risultato! La vita di Lupi e dei suoi familiari cambia. Ritorna un po’ della serenità perduta. Certo non senza pagarne un caro prezzo. La cura, che dura ormai da anni, lascia dei segni incancellabili.
Le zampe posteriori di Lupi cedono al peso di una vita di sofferenze. Iniziano le scivolate. Lupi non si regge più da solo sulle sue zampe, ma non perde l’entusiasmo e la gioia di vivere. La famiglia ricorre a una imbragatura di fortuna. Provvisoria, ma che si dimostra di supporto nelle uscite quotidiane.
Al compimento del 13º anno arriva il carrellino. Finalmente Lupi può correre felice come un tempo. E corre, corre veloce come il vento. I problemi di certo non finiranno. Avrà ancora bisogno di aiuto, di cure, della sua famiglia che lo ama immensamente. Nel frattempo, durante le sue uscite, regala sorrisi a chiunque lo incontri sul lungomare e che con occhi curiosi, a volte compassionevoli, spesso ammirati, gli regala la forza e il coraggio di rialzarsi più forte che mai.
Lupi ringrazia i dottori Giovanni, Flavia, Irene, Bruno e Livio dell’ambulatorio veterinario “Diana” di Spadafora per la professionalità, la comprensione e l’affetto dimostrati in questi anni nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia adottiva.
Un sentito grazie a chi si complimenta con lui per la sua forza, a chi gli regala un sorriso, a chi gli rivolge uno sguardo di tenerezza, a chi spende anche semplicemente una parola.
Grazie a tutti i cagnolini (suoi amici di sempre) in particolare Jack, Baloo, Simba, Charlie, Nocciolina, Akira, le due meravigliose Stelline, Pepe e Atena (sua sorellina inseparabile).
Grazie a chi scende dal marciapiede per consentire a Lupi di camminare senza difficoltà.
Grazie a chiunque abbia dimostrato in questi anni profonda solidarietà e comprensione. Grazie ai condomini del palazzo in cui Lupi é cresciuto che hanno sempre manifestato comprensione, nonostante le evidenti difficoltà.
Lupi dice a tutti semplicemente “grazie”…
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