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UN SALUTO A STEFANO CASTELLANO!

Un marito, un padre, un nonno, un fratello unico ed affettuoso, per la sua famiglia.

Per noi, che lo avevamo conosciuto ancora ragazzi, quando ci eravamo avvicinati a quell’ideale politico che mai rinnegò, era un simbolo: assieme ai vecchi di una generazione che non si era mai arresa, ma giovani nello spirito e nella voglia di essere semprein prima linea! Stefano Castellano, uno degli uomini che ci formarono in quella sede, al primo piano del palazzo con le colonne di Via Umberto I, proprio di fronte all’ambulatorio del dott. Peppino Fogliani, già sindaco di Milazzo e uno degli uomini di spicco della vecchia DC. Quella DC che noi ritenevamo ostile, senza tuttavia conoscere i suoi uomini, facendo di ogni erba un fascio.

Erano gli anni di Italo Magistri, dell’avvocato Filippo Russo, del ragioniere Nino Pergolizzi, di don Peppino Orioles, di Vincenzo Amato, di Lillo Morgante, del federale Andriolo, di Cappellano, di Lindoro, di Camarda, di don Gregorio Rizzo che si sacrificava quando non c’erano abbastanza uomini da candidare e formare una lista. Uomini cresciuti secondo principi sani, di lealtà e di onestà, di correttezza e di dignità. Uomini per il quali il trinomio Dio, Patria, Famiglia veniva prima di ogni altra cosa!

Stefano Castellano era uno di quegli uomini, leali, fieri, coraggiosi, impavidi, che non avevano rinnegato il loro passato e gli ideali. Era rimasto un puro, con i suoi 93 anni, ma senza scendere dalle barricate: uno degli ultimi, con altri pronti a dargli il cambio, a prendere il testimone, a tenere alto il vessillo dell’onestà intellettuale e dell’amicizia. Lo avevamo visto lo scorso anno, alla chiesa di S. Rocco, assieme alle coppie che avevano ricevuto un attestato per i 50 anni e più del loro matrimonio. Era il più anziano, e si intrattenne con noi a ricordare il passato.

Era stato per lunghi anni anche un collaboratore scolastico, quelli che un tempo si chiamavano BIDELLI.

Nella nostra città era uno di quegli anziani che faceva piacere incontrare, e non aveva difficoltà a riconoscere i vecchi amici, a salutare con il braccio alzato. Ed aveva sempre ben fissi i ricordi dei lunghi anni passati a scuola. Il suo ruolo svolto con impegno e dedizione gli hanno attribuito quella “notorietà” presso centinaia di studenti, oggi padri di famiglia o stimati professionisti, che non cancelleranno mai i ricordi della adolescenza, specie se legati agli anni passati sui banchi di scuola. Di questi amici, che per noi sono stati più che semplici impiegati del Ministero della Pubblica Istruzione, ma soprattutto fratelli maggiori, o genitori al posto dei nostri, pronti sempre a scherzare quando se ne presentava l’occasione o a richiamarci ai nostri doveri di studenti, al posto degli insegnanti che esercitavano un ruolo diverso e più penalizzante, ci rimangono ricordi indelebili. Chi come me ha passato gli anni più belli della giovinezza sui banchi del liceo non può non ricordare con affetto e commozione persone che sono state per noi amici dei quali andare fieri: Catalfamo, Caglio, Pantaleo, la signora Peppina, le figlie. E come dimenticare i protagonisti degli anni dell’infanzia, in quei sotterranei della scuola elementare? Donn’Anna, la signora Maria, don Felice, prima di fare conoscenza, passando alla scuola Media, con don Gaetano, Fumia, il signor La Galia, il signor Formica e sua moglie… Tanti, tantissimi avvicendatisi e conosciuti nel corso degli anni di noi tutti, qualunque sia stata la nostra età… E poi Cingolani, Paolo Composto, il mitico Nastasi, Aragona… impossibile fare un conto di tutti quelli che si sono avvicendati nelle scuole di Milazzo, di qualsiasi ordine e grado, nelle scuole della provincia… nelle scuole che ognuno di noi, di voi, ha frequentato!

Stefano Castellano era uno di quelli: è andato via in una calda notte d’estate, senza sapere come sarebbe cominciato il nuovo anno scolastico, senza sapere chi sarebbe stato il prossimo sindaco della sua città.

Dalla foto che pubblichiamo, molti degli alunni dell’Industriale di tanti anni fa lo riconosceranno. Ricorderanno qualche aneddoto divertente, qualche episodio curioso, e porteranno nel cuore questo piccolo grande uomo che ha riempito le giornate di centinaia di alunni, aiutandoli a scaricare momenti di tensione in un sorriso e incoraggiandoli a dare sempre il meglio. Addio, signor Castellano, addio Stefano, addio camerata. 

Ai tuoi cari il nostro abbraccio e la smisurata riconoscenza per quanto ci hai insegnato.

I FUNERALI SARANNO CELEBRATI MARTEDI’ 25 AGOSTO ALLE 16.30 PRESSO LA CHIESA DI S. PAPINO A MILAZZO.

 

 

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