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UNA PREGHIERA PER LA MAMMA DI FRANCO IMPELLIZZERI…

LA SIGNORA ROSARIA CAMBRIA, MAMMA DEL NOSTRO AMICO, E’ VOLATA IN CIELO. Il triste evento si è verificato qualche giorno fa, ed i funerali sono stati celebrati al Duomo, venerdì scorso…

Incontrare Franco Impellizzeri per me è una gioia: a parte la sua straordinaria vitalità, l’ironia che caratterizza le sue battute, il rapporto fraterno che dura da mezzo secolo, si trova sempre il modo di parlare di tutto e di tutti, della sua Inter o della mia Juventus, della politica o delle mie condizioni di salute, di Vincenzo Messina o delle prossime elezioni, della festa con i compagni di classe alle elementari… insomma, gli argomenti non mancano. Stamattina, dopo qualche settimana, ci siamo incontrati. Ma Franco mi è sembrato un po’ taciturno, come se avesse un segreto da custodire, o come se non avesse alcuna voglia di fare battute.

Poi, mentre stavo allontanandomi, mi ha detto che era morta sua mamma.

L’ho abbracciato cercando di giustificarmi: avevo visto, sì, un necrologio letto di sfuggita dall’auto, ma il cognome da nubile non aveva chiarito i miei dubbi…

“No, era mia mamma – ha aggiunto Franco, per giustificare la mia lacuna – magari lo avresti saputo in un secondo tempo…”.

Timidamente ho osato chiedere se stesse male o se fosse accaduto tutto all’improvviso…

“Era a letto da tempo, ha aggiunto… ” cui ha fatto seguito una mia banale consolazione “Franco… ha finito di soffrire…”.

Già, una consolazione banale, per potere accettare meglio la scomparsa di chi ti ha messo al mondo, di chi ti ha tenuto in braccio, dato da mangiare, insegnato a camminare, a leggere e a scrivere…

Quanti ricordi ci legano alle nostre madri? Non ci ricordiamo quello che abbiamo fatto da piccoli, ma ci piace che siano loro a raccontarceli, certi particolari: i capricci nel bagnetto, o durante l’ora della pappa, le prime cadute, gli strilli per averla vinta noi, i dispetti, le lacrime, i rimproveri, le punizioni… Ricordi indelebili, per loro, che noi vediamo invecchiare, soffrire e fingere di stare bene per non darci preoccupazioni.

Era da tempo a letto… e ripenso a questa frase, trovando la giustificazione alla sua partenza: Iddio l’ha chiamata a sè, anche se a Franco mancherà, per darle quella serenità che da tempo, probabilmente, non riusciva a trovare.

E Franco Impellizzeri, nostro fraterno amico, se ne farà una ragione.

Mamma è partita, Franco, ma rimarrà nei tuoi pensieri, nei tuoi ricordi, in ogni attimo della giornata. Sarà presente nella buone quanto nelle avverse occasioni, sarà la tua guida, la luce che illuminerà la tua strada, sarà il conforto nei momenti tristi, la carezza della quale sentirai il bisogno, come quand’eri piccolo… Il porto nel quale rifugiarti durante le tempesta, le burrasche, i temporali che, per gli anni che abbiamo davanti, ci attendono…

Mamma non c’è più, Franco… ma sarà sempre accanto a te.

Non c’ero in chiesa, caro amico mio… ma posso pregare per lei, così come prego per tutte le persone che ho conosciuto e che non ho mai dimenticato. 

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