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ADDIO ALLA MAMMA DI PIPPO SALAMONE…

MAMMA PIPPO SALAMONESI E’ SPENTA UN’ALTRA MAMMA DEI NOSTRI AMICI … 

Domani, lunedì 31 agosto, alle 16.00, nella Chiesa del Sacro Cuore, a Milazzo, saluteremo la mamma di uno di noi… E’ la signora Anna Andaloro, vedova del carissimo Ciccio Salamone, il cui ricordo ci porta indietro nel tempo, addirittura a cinquant’anni fa! Anni sereni e spensierati di una gioventù che si divertiva con poco, anni in cui la contestazione giovanile era la protagonista delle giornate passate spesso e volentieri nelle sedi dei partiti politici, anni in cui il Bar Castelli era punto di riferimento per moltissimi milazzesi, e gli amici che si incontravano là, seduti davanti ad un caffè, parlando di tutto e di tutti, erano anche i nostri comuni riferimenti… Abbiamo un ricordo intenso di questi amici, che erano i nostri genitori, andati quasi tutti via… siamo cresciuti assieme ai loro figli, abbiamo giocato e scherzato assieme. Ed assieme a loro, ora maturi e responsabili e padri di famiglia, ci siamo ritrovati anche dopo, nella vita di ogni giorno, sul posto di lavoro… La mamma di Pippo, nostro amico d’infanzia, nostro collega di lavoro, è andata da Ciccio… Lo vedo ogni settimana, don Ciccio, a pochi metri da mio padre, con il suo solito sorriso, come se volesse dirmi qualcosa, o volesse raccontarmi qualcosa di ciò che combinano lassù… Lui, mio padre, il signor Mazzù, il federale Andriolo, Nino Pellegrino, mio compare Saro, don Giovannino Gitto, don Ciccio Formica, il principe Umberto De Gaetano, Sarino Romagnolo… Vicino a loro, altri amici partiti per sempre. Onesti padri di famiglia che si stanno ritrovando, pian piano, nell’altra vita. Non possiamo conoscere i disegni divini: se Don Ciccio è rimasto solo per tanto tempo, e da lassù vegliava sui suoi cari, ora so che non sarà più solo… Iddio misericordioso ha mandato accanto a lui, per stare assieme per sempre, la sua Anna. Probabilmente lassù riprenderà Ciccio le antiche abitudini: il lavoro, il bar per discutere del più e del meno, poi a casa. Una casa grande, immensa, per vivere in eterno e vegliare, questa volta in due, su chi ha ancora bisogno dell’affetto del papà e della mamma. La signora Anna è arrivata, e ha trovato un mondo che forse si immaginava! Ed è contenta di riabbracciare suo marito! Addio, Signora Anna.  Mi saluti don Ciccio, e gli raccomandi di salutare, per noi, anche i tanti amici con cui si è ritrovato!

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