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ALBUM DEI RICORDI: IL SEQUESTRO DEI MOTORINI A MILAZZO

Tutto succedeva a Milazzo verso la fine degli anni 80, e la legge che regolava l’uso del casco protettivo era del 1986.

Da una parte c’era un vigile inflessibile, terrore di tutti i ragazzi che, in quegli anni, a bordo dei loro motorini, non accettavano di sottostare ad una regola semplicissima: l’obbligo di mettere il casco! Al comando di un numero mai costante di vigili, era diventato il nemico al quale quei giovani motociclisti, strano a dirsi, si erano affezionati!

Non è una contraddizione: è la verità, incredibile ma confermata dagli stessi ragazzi che stavano dalla parte avversa e che oggi, diventati grandi, padri di famiglia, hanno conservato per quel vigile rispetto ed ammirazione! Anche se giornalmente era ingaggiata una continua battaglia, fra loro che non si piegavano ai verbali, ai sequestri, nemmeno alle ramanzine dei loro genitori, e lui, baluardo della legalità, convinto assertore che l’uso di quel casco, rifiutato da tutti, salvava la vita, quei ragazzi di ieri sono oggi i migliori testimoni di lotte quotidiane, con posti di blocco per le strade di Milazzo, e di quella strana simpatia nei confronti di chi era il loro giudice e carnefice!

Essi erano le vittime consapevoli di quel drappello di vigili, anche loro irremovibili, che li aspettavano al varco! Non si meravigliavano più di tanto! Sapevano che prima o poi sarebbe successo, e si arrabbiavano solo con loro stessi, forse troppo ingenui nel ritenere che la fortuna di non incontrarli sarebbe durata a lungo.

Ma in fin dei conti erano contenti! E potevano vantarsi di avere sfidato la sorte, coraggiosi ed impavidi, piuttosto che rinunciare al brivido che provavano passando in motorino e senza casco davanti al Municipio, al Comando Vigili Urbani, e sperare di non trovare il solito posto di blocco, con quel vigile che tutti temevano, e che solo al vederlo sapevano che per almeno un mese avrebbero dovuto fare a meno del loro motorino! Ma di indossare il casco, non volevano saperne.

Ma se qualcuno riusciva a scappare, ad evitare quell’assembramento oggi vietato, quella confusione di motori in attesa di essere caricati sull’autocarro per raggiungere il luogo di custodia, il garage? Una fuga senza scampo: i due motociclisti sapevano che il loro compito era quello di raggiungerli: come i due coccodrilli di madame Medusa, Nerone e Bruto, che nel film di Disney Bianca e Bernie avevano il compito di riacciuffare la povera Penny, Enzo Spinola e Franco Stagno in pochi minuti ritornavano con la loro preda, afflitta e sconsolata!

C’erano anche giorni in cui Milazzo sembrava vuota! Nessuna zona rossa, nessuna pandemia, nessun coprifuoco. Bastava il passaparola fra gli stessi ragazzi, e tutti evitavano di transitare sul lungomare. Ci arrivavano lasciando a distanza i loro motorini, pur di evitare il peggio.

Fin quando alcuni dei più intraprendenti fecero una proposta, che non era una tregua: chiesero a quel vigile inflessibile di potere avere la possibilità di parcheggiare i motorini proprio lì, a due passi. Lontano, dissero, avrebbero corso il rischio di non poterli più trovare per i furti!

La proposta fu accolta, e proprio quel vigile, inflessibile e temutissimo, si rese garante, di fronte al Sindaco del tempo, il dott. Stefano Cartesio, di un accordo che sarebbe stato alla base della trattativa: mettere il casco!

In pochi giorni accadde l’impensabile, e … come diremmo alla fine della storia… tutti vissero felici e contenti.

Una storiella che molti hanno vissuto e si riconosceranno nel racconto. In fin dei conti, non c’è nulla stato di male a subire il fermo amministrativo, che si chiamava volgarmente sequestro; e raccontarlo ai figli è un vanto solo perché appartiene al passato. A quello che abbiamo definito ALBUM DEI RICORDI. Succedeva anche questo ieri, in una Milazzo non lontana negli anni, i cui protagonisti hanno sicuramente superato i settant’anni, Loro no. I ragazzi ne hanno almeno cinquanta, e tante storie da raccontare ai loro figli. Vantandosi di averla fatta franca o di essere finiti nelle grinfie dei vigili: la stragrande maggioranza!

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