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ANTONIO TRIO, FINALMENTE ARRIVA L’ORO!

da TERMINAL SPORT del 9/11/2011.

“E’ il più giovane dei premiati in questa prima edizione del Premio TERMINAL SPORT 2011. E’ nato a Milazzo il 4 giugno 1993, quindi è da poco maggiorenne. La sua struttura fisica muscolare in evoluzione lo proietta fra i migliori atleti italiani ed europei dei prossimi anni. Esplode in questo 2011, vincendo il titolo italiano Juniores ai campionati di categoria disputati a Bressanone, con la misura di mt 7.23, e conquistando un argento nel triplo, con la misura di mt 15.01. Ma i margini di maturazione sono evidenti, in quanto in poco più di un paio di anni il ragazzo riesce ad eccellere in tutte le specialità che pratica, mostrando le sue capacità di adattarsi alle varie discipline, ed essendo ancora alla ricerca di una che possa essergli congeniale! Infatti salta 2 metri in alto, la sua prima passione che gli permette di affermarsi, figlio d’arte (il padre, Diego, fu campione italiano Fiamma nel 1973 a Rieti) in tutte le gare che disputa. Il suo esordio avviene con la Pol. S. Pietro di Milazzo, per la quale partecipa a gare che vanno dalla campestre alla marcia, dal lungo agli ostacoli, dalla velocità al salto in alto, al getto del peso: ottiene, in nove gare, 4 primi posti, 3 secondi posti ed 2 terzi posti! A 14 anni, al suo primo anno da Cadetto, disputa solo 7 gare, mentre a 15 anni ne disputerà 9: ancora non riesce ad esprimersi al meglio, poiché la solita mancanza di strutture adeguate nella sua Milazzo e l’improvvisazione un po’ in tutte le discipline non forniscono le esatte dimensioni della sua predisposizione ad una sola specialità! Nonostante tutto, Antonio Trio fa esperienza collezionando primi posti e piazzamenti che non vanno oltre il 4° posto in campo provinciale, ed un buon terzo posto ai Regionali di categoria nel salto in alto (mt 1.70). 

Il passaggio alla ASD Atletica di Villafranca gli permette di affinare le sue tecniche e di cominciare a raccogliere risultati apprezzabili: la guida del prof. Franco Ripa lo porta ad emergere nei salti. Supera senza troppi affanni mt 1.80 nell’alto, mt 6.50 nel lungo e si avvicina ai 14 metri nel triplo, misure che gli consentiranno di vincere titoli provinciali e regionali, oltre che dominare, con mt 14.43 nel triplo, i Giochi delle Isole, nonostante sia ancora nella categoria Allievi! L’esordio nella categoria Juniores è storia recente: l’atleta si mette in luce prepotentemente per i risultati conquistati (supera con facilità i cinquemila punti nel decathlon, nonostante la giovanissima età) e viene convocato a due raduni della nazionale di atletica leggera. Le affermazioni ai campionati Italiani, al primo anno nella categoria, lasciano ben sperare per il futuro, anche se per Antonio Trio non è stata individuata una vera e propria specialità: c’è chi lo vorrebbe sui 400 ostacoli, per le sue doti di velocità e la facilità a passare le barriere, c’è chi invece pensa che la sua carriera sia nei salti, lungo e triplo. Il minimo per la disputa dei campionati europei, mancato al primo anno Juniores per una manciata di centimetri, è stato un boccone amaro da digerire: purtroppo sappiamo bene che senza una solida struttura alle spalle, e con una disponibilità economica che gli consenta partecipazioni a meeting ad alto livello, non potranno farsi previsioni!“.

Era la presentazione del curriculum di ANTONIO TRIO, ragazzo di S. Pietro vincitore nella prima edizione del PREMIO TERMINAL SPORT, quella riservata ai CAMPIONI MILAZZESI di tutti i tempi, perchè la commissione aveva valutato, con competenza e professionalità, il suo breve passato ma si era spinta oltre, ipotizzando un futuro eccellente.

A distanza di dieci anni, nell’età della maturazione completa, ANTONIO TRIO, ventottenne di S. Pietro, un cognome conosciuto nel lungo (Maria Vittoria TRIO era anche originaria di Milazzo, anche se il padre faceva il sarto a Torino), tesserato con la società bolzanina dell’Alperia, per la quale ha contribuito (è bene saperlo!) a far vincere il primo posto nel Campionato di Società (una sorta di scudetto nell’atletica leggera!), centra un traguardo prestigioso. Arriva primo nel Campionato Nazionale Indoor nel lungo, vincendo quell’oro che gli era sempre sfuggito, ma occorre ricordare che Antonio era salito sempre sul podio. Solo che un secondo o un terzo posto non fanno storia! In certi casi l’interessante non è partecipare, MA VINCERE! Solo vincendo ci si accorge di avere un campione, anche se non gareggia a Milazzo. Anche se da oltre dieci anni indossa la maglia di altre società. Anche se a nessuno è mai interessato costituire una società per tenerci i nostri gioielli. Non abbiamo un impianto di atletica leggera, purtoppo questa città non ci ha mai pensato, perchè sono state messe al primo posto altre infrastrutture per fare crescere Milazzo: appalti sicuramente più appetitosi di una semplice pista di atletica leggera, che avrebbe potuto far nascere campioni, indirizzare allo sport centinaia di ragazzi, aiutare a vivere anche di turismo puntando sulle grandi manifestazioni che nessuno, in campo nazionale, ci avrebbe negato.

Qualcuno dirà che pubblicando quel curriculum, quella motivazione, ricordando i trascorsi di un campione del quale ci stiamo accorgendo adesso, sto facendo polemica. No, amici lettori: è solo uno sfogo! Come TERMINAL abbiamo anche contribuito a patrocinare società sportive, nel recente passato, e le casse della nostra associazione sono state sempre prodighe nei confronti di chi si è rivolto a noi!

Aspetto la pista di atletica leggera dagli anni della Nino Romano, dal 1965. L’aspettavano il prof. D’Ondes, il prof. Ennio Magistri, Nino Alberti, Aurelio Cacia, Angelo Amoroso, Ciccio Trimboli, Nino Carcione, Chinuccio Isgrò, Stefano Ullo, i fratelli Elio, Nino e Bubi Nastasi; anche Pippo Gitto, Aldo Talotta, Aldo Romagnolo, Paolo e Tanino Oliva, Vito regio, Giannetto Gitto, Tommaso Orioles, Antonello Bottaro, Franco Italiano, Salvatore Meo, Andrea Biondo, Gaetano Bertè, le sorelle Salmeri, mio fratello Massimo, Maurizio Catanzaro, Carlo Privitera, Antonio Fulci, Pippo Geraci, Sergio Minniti, Enzo Torre, Massimo Cusumano, Pino Di Bella, Nino Scolaro… e decine di altri atleti che hanno gareggiato tenendo alto il nome di Milazzo vincendo anche titoli italiani passati inosservati!

Erano gli anni 60 e 70, e di tempo ne è passato! Molti non ci sono più… io continuo ad aspettare qualcosa che non arriverà mai. Intanto l’atletica a Milazzo esiste solo nei ricordi e nella passione di qualcuno, che continua a macinare chilometri e chilometri per le strade asfaltate o sui sentieri in terra battuta… Antonio TRIO è invece andato lontano per vincere. Solo vincendo possiamo ricordarci che è un milazzese. 

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