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ARRESTATE PUTIN! ovvero INCOMPARABILE IPOCRISIA!

Cristoforo Tramontana si rivolge al nostro periodico per la pubblicazione di un pezzo sul “mandato di cattura” emesso per Putin. “Non sto qui a chiederti il permesso per pubblicarlo su Terminal – dice – ma vorrei lo leggessi e decidessi tu se pubblicarlo o meno. Il motivo è semplice: sei tu che conosci i lettori e non vorrei urtare la suscettibilità di qualcuno. Se ritieni di non pubblicare, nessun problema”. 

Risposta: Caro amico, abbiamo sempre dato a tutti la possibilità di utilizzare il nostro giornale per pubblicare articoli, comunicati, commenti, opinioni, lettere, denunce e tutto ciò che potrebbe urtare la suscettibilità di chi la pensa diversamente. Ci hai anche pregato di mettere IL TUO NOME, e lo facciamo SOLO perchè tu lo stai chiedendo: avremmo tutelato l’anonimato se ce l’avessi chiesto. Il tuo ruolo di segretario di un partito politico ti espone alle critiche di chi magari ti scambierà per FILOPUTINIANO (abbiamo scoperto questo neologismo da un anno…) per ciò che scrivi. Probabilmente saremo scambiati pure noi per filoputiniani, PER IL SOLO FATTO CHE TI STIAMO OSPITANDO. Ma cosa importa? In 15 anni abbiamo sempre tutelato i diritti di chi si rivolge a noi, e tu lo sai: altrimenti non ci avresti nemmeno contattato, usando il garbo e l’educazione che ti contraddistinguono e nel rispetto delle nostre idee.

di Cristoforo TRAMONTANA

Il Tribunale Internazionale dell’Aia è riconosciuto, riconoscibile, riconoscente, solo per Putin. La Corte penale internazionale, ha emesso un mandato di cattura per Vladimir Putin e, contemporaneamente, per la Commissaria russa dei diritti dei bambini, Maria Levova. L’accusa è quella di “deportazione e trasferimento illegale di minorenni”.

Ma questi mandati non sono emessi in segreto per catturare il reo a sua insaputa? No, per Putin è pubblico, è trionfalismo da trasmettere agli ingenui, leggi “è un abnorme bluff”!

Come ho scritto giorni fa, già il termine “deportazione” è inappropriato figuriamoci il resto, un vero e proprio imbroglio meschino che vi esporrò di seguito con quanta più chiarezza possibile.

Iniziamo con la collocazione giuridica della Corte Penale Internazionale che ha sede all’Aia. La comunità internazionale, nell’immediato dopoguerra, decise di istituire questo Tribunale per scongiurare e processare i reati di guerra, i genocidi e i crimini contro l’umanità. Il primo suo incarico fu proprio il Processo di Norimberga. Di recente, la Corte è stata insignita anche del potere di agire contro il “CRIMINE DI AGGRESSIONE”. Dopo parecchie vicissitudini dovute ad eventi storici importanti (la guerra fredda, ad esempio, non permise di porre dei punti fermi) finalmente ad ottobre 2017 fu presentato a Roma, nell’aula FAO, lo statuto che regolava giuridicamente l’Alta Corte. Lo Statuto fu finalmente approvato con 123 Paesi favorevoli e 32 Paesi che, pur avendolo firmato, non hanno ratificato il trattato, disconoscendolo.

Detto ciò, andiamo ai nostri giorni …

PERCHE’ PUTIN NON E’ STATO ACCUSATO DEL “CRIMINE DI AGGRESSIONE”?

Ci stanno martellando giornalmente con lo slogan “c’è un aggressore e c’è un aggredito”! E adesso vi spiego l’arcano. Nello statuto approvato a maggioranza, è previsto che, per essere incriminati di “Aggressione” è necessario che, i due paesi in questione (aggressore ed aggredito) abbiano accettato, approvato, riconosciuto e ratificato il trattato che autorizza, gli interventi della Corte Penale Internazionale. Embé?!!????!! La Russia non ha mai firmato e riconosciuto l’autorità di questo tribunale. Da qui, tutti gli idioti ad urlare contro Putin (non l’ha riconosciuto perché è criminale) e i grulli, pedissequamente a ripetere corbellerie.

Sapete chi non ha firmato, così come la Russia, quello statuto? Ucraina, Stati Uniti, Cina, Israele, con altri 27, non hanno riconosciuto l’autorità del tribunale dell’Aia ed hanno inoltre dichiarato che non ratificheranno mai quel trattato!!!!

Chi sferrò l’attacco più acerrimo contro l’Istituzione della Corte Internazionale, furono proprio gli Stati Uniti, pronti nell’appoggiare il Processo di Norimberga, oppositori implacabili successivamente. Votarono contro perché le indagini, in quel preciso periodo, erano rivolte ai crimini in Afghanistan, in Cis Giordania, a Gaza e a Gerusalemme. Crimini perpetrati durante le Amministrazioni Bush e Obama. Successivamente, John Robert Bolton, Consigliere per la sicurezza nazionale con Trump dichiarò: “Lasceremo che la Corte Penale, muoia da sola. De resto per noi, questa Corte, non conta più nulla”, nonostante la stragrande maggioranza dei paesi l’aveva approvata. Altra grande ostentazione di “democrazia mericana”.

Ma i 123 Paesi che hanno ratificato lo Statuto, l’hanno fatto in previsione di un intervento contro Putin? Perché se la “lex super partes” interviene solo su alcuni, per di più, accusati da altri che non la riconoscono, si dovranno un attimo spiegare le ragioni di questa intermittenza.

E le ragioni, le cause, i motivi, sono fin troppo chiari per chi volesse solo far da curioso: è tutto un bluff! Tv, giornali, NATO, politici e affini, vi stanno prendendo per i fondelli. COMMERCIAMO ARMI VETUSTE E NUOVE (tanto il danno non cambia), INDEBOLIAMO CHI PUO’ ESSERE UN FASTIDIO PER I NOSTRI AFFARI E RICOSTRUIAMO L’UCRAINA CON APPALTI MILIARDARI.

Poi, se la Corte mette a morte Putin, tanto di guadagnato!

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