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ASSOLTA L’INDUSTRIA, ANCHE SE SIAMO TUTTI CONDANNATI A MORIRE D’INQUINAMENTO!

di P.T.

Una canzone che tanti ricordano, ma che molti non conoscono: Il vento dell’Est, di Gian Pieretti. Quel vento che, arrivando, portava al cantante il “profumo dei capelli suoi“, ma che a milioni di abitanti dovrebbe portare un’aria nuova, diversa da quella respirata fino ad oggi, in un’Italia in cui si esulta appena vien fuori il sole e le persone, anche se è dicembre, si riversano sulla spiaggia. Tutti… Quei meridionali che non hanno visto mai il mare e non vedono l’ora che arrivi l’estate; salvo poi fare la danza della pioggia quando si soffre la sete.

In questi periodi, consultando ad ogni piè sospinto le previsioni e attendendo il collegamento con il colonnello di turno, si è ritrovato l’amore per l’ambiente e per la salute, ma stranamente i fiumi che toccano livelli minimi non sono stati ripuliti dai rifiuti, per cui la prossima piena (che ci sarà, eccome!) causerà danni difficili da calcolare, e a nulla varrà sollevare artificialmente gli argini!

Lo stesso vento dell’Est, e le gelate del nord, porteranno anche neve sulle Alpi, dove non saranno abbassati i prezzi degli impianti invernali, perché si continua a sciare pagando profumatamente e utilizzando solo le piste innevate artificialmente, e facendo gongolare gli albergatori che non dichiarano il calo di turisti, rifocillati dall’aumento dei prezzi!

Uno strano Paese il nostro: ci si rende conto che siamo inquinati e si dà la colpa alle troppe auto in circolazione. Si blocca il traffico ma non si risolveranno i problemi: si respirerà aria inquinata, ci si ammalerà ancora di tumore e si ricorrerà al trasporto pubblico, grazie ad un biglietto a prezzi stracciati, valido tutto il giorno, per renderci conto che alla morte non facciamo più caso: è un naturale avvicendamento che prima o poi deve arrivare, anche se si hanno 25 o 80 anni!

In tutto questo, non si fa nessuno accenno alle presenze di industrie sul territorio, e ce ne sono tante, specialmente al Nord. Nessuna di loro inquina, probabilmente. Nemmeno quelle del Sud, dove quelle poche che ci sono chiudono; per quelle in difficoltà lo Stato troverà il modo per stanziare somme indispensabili per sostenerle, superiori certamente a quelle perdute dai risparmiatori truffati dalle banche!

Quanto durerà tutto questo? Nessuno lo sa, in un Paese che ha sconfitto, bontà sua, il tasso di disoccupazione ma nel quale i governi precedenti hanno regalato il 110% ai palazzi nuovi, non certo a quelli che presentano vistose crepe nei balconi, ferri a vista nelle facciate (tutto l’intonaco è caduto!), appartamenti fatiscenti e pericolosi.

Intanto nessuno ha messo in conto il calo di affari dei benzinai (che si potranno rifare perché il carburante non ha una data di scadenza), dei commercianti, dei pubblici esercizi. Ma si tratta di sacrifici che tutti devono fare, per la tutela dell’ambiente e per la salute. Sicuramente l’aria pulita dovrebbe farci notare quel che arriva dalle ciminiere delle industrie, dagli scarichi notturni di porcherie varie che si depositano sui davanzali, sulla biancheria lasciata tutta la notte ad asciugare, sugli agrumi ancora sugli alberi, a quelli nelle campagne di San Pier Niceto o di San Filippo del Mela coperti di nero! E meno male che funziona la raccolta rifiuti!

Piuttosto, arriverà il termovalorizzatore? Da tempo non se ne parla, neanche del ponte sullo stretto si parlava più… Allora altro che blocco del traffico, che a Milazzo potrebbe avvenire da subito, visto che il lungo serpentone che si snoda dal porto fino a Vaccarella, e poi da San Paolino a piazza Roma, a San Papino e alla via Risorgimento, passando per le strade nelle quali sono in atto LAVORI CHE NON SAPPIAMO QUANDO FINIRANNO (una novità che l’ordinanza non lo preveda, signor Comandante?) e nelle quali si stanno costruendo palazzoni che al loro interno DOVRANNO AVERE PARCHEGGI IN NUMERO PARI AGLI APPARTAMENTI, perché non va a nessuno di parcheggiare alla stazione nuova o alla panoramica…

Ci lamenteremo se le auto dei milazzesi andranno sempre più numerosi a Parco Corolla, dove i parcheggi sono liberi e a migliaia; ma tornando a Milazzo dovranno fare chilometri per trovare un parcheggio libero, senza per questo aver nulla da invidiare all’inquinamento dei grandi centri urbani.

Ed allora moriremo tutti d’inquinamento, ma lo sapevamo già, lo avevamo messo in preventivo che la nostra fine sarebbe stata per tumore. Senza per questo puntare il dito contro l’industria: noi la morte la stiamo vedendo giorno per giorno. Facciamo altri giri, e ce ne accorgeremo a nostre spese.

Ma nessuno parla, nemmeno gli addetti ai lavori: va bene così!

Commenti

1 Commento

  1. piu’ che mai c’e’ bisogno , come gia’ ho proposto , in uno scritto di mesi fa su OGGI , di una
    CLINICA ONCOLOGICA , privata , possibilmente con personale , perlomeno all’inizio , estero , CUBANO .
    HANNO UN ABBONDANZA DI SPECIALISTI , FRA I MIGLIORI DEL MONDO E SONO PRONTI AD EMIGRARE . Questo e’ parte dell’embrionico programma di questo nuovo sito , MILAZZO TURISTICA ” , CHE TENTIAMO DI STABILILIRE .
    Alcuni , pochi , hanno sono pronti ad aderire .
    L’ORA E’ ARRIVATA .
    Formalizate la vostra adesione … attraverso OGGI , come avete fatto e lo stesso atraverso SALUTI DA MILAZZO .
    METTETEVI IN CONTATTO CON ME , COSI’ POSSIAMO QUESTO IMPORTANTE SITO .
    Una mezza dozzina , per incominciare , basta .
    Grazie a Tutti ,
    Vic
    PS Parte del programma si puo’ leggere su OGGI .

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