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CINQUE SEMPLICI DOMANDE…

di Cristoforo TRAMONTANA

CINQUE SEMPLICI DOMANDE, PER COMPRENDERE SE: GOVERNO NETANYAHU O ISRAELE?

– Che significa chiedere la consegna dei prigionieri, in cambio di 3 gg di tregua?

– Che significa combattere il “terrorismo” spargendo il sangue di decine di migliaia di civili disarmati ed innocenti?

– Che significa armare un invasore, quando per un anno e mezzo hanno esaltato ed armato l’Ucraina invasa?

– Che significa indignarsi per un mandato di cattura dopo aver massacrato civili, 10 volte in più del già pregiudicato e ricercato Putin?

– Che significa sdegnare il riconoscimento dello Stato di Palestina, da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia?

Il significato può essere uno solo:

Lo sterminio totale dei Palestinesi e la conseguente appropriazione di quelle terre da parte di Israele.

La famigerata doppiezza con la quale le diplomazie internazionali stanno incidendo sui due conflitti in essere è da Corte Marziale. E sì, in un contesto belligerante, nel quale tutti armano chi conviene e parteggiano per propri interessi, il giudizio potrà essere emesso solo da un tribunale di guerra, dal quale le sentenze potrebbero anche ammettere la pena di morte.

Non sono per nulla esagerato, anzi. A seguito dell’invasione russa in Donbass, il coro unanime e sincronizzato (direi anche premeditato), ammise l’invio di armi all’Ucraina, la cancellazione degli eventi culturali russi nel mondo occidentale, l’esclusione da tutte le competizioni sportive di atleti russi e, sentite un po’, anche dai palinsesti degli scommettitori!

Il messaggio fu inoppugnabile: NESSUN CONTATTO CON L’INTERO, COLPEVOLE POPOLO RUSSO!

Oggi, gli studenti italiani, americani, tedeschi, francesi, belgi. brasiliani, srilankesi, ecc., manifestano a favore del popolo palestinese, facendo emergere la ferma volontà di non voler più collaborare con le università israeliane. Che non significa escludere cultura, sport e contatti con Israele ma,un rifiuto agli scambi culturali con gli atenei che, silenziosamente, ammettono il genocidio che il loro premier sta perpetrando.

E non è vero che, a Tel Aviv, le manifestazioni sono organizzate per la Pace; gli israeliani nelle strade chiedono il rilascio degli ostaggi. Nient’altro.

Il mandato di cattura internazionale, spiccato per Putin, trovò l’approvazione di tutti gli stati NATO, degli USA in particolare e di Israele ed Ucraina, nonostante USA, ISRAELE e UCRAINA non abbiano mai riconosciuto (insieme alla Russia) la Corte Penale Internazionale. Adesso che tocca al “genocida” Netanyahu, il solito coro belante di nazioni al soldo USA condanna la decisione.

“Guai a Voi, anime prave”, urla Biden, al quale si affiancano spregiudicatamente tutti urlando, addirittura, all’Antisemitismo contro Israele.

Sono obbligato a fermarmi qui, per il rispetto verso troppi non posso andare oltre.

Mi auguro solamente che la lettura del contesto sia visualizzata correttamente da tutti coloro che, fino ad oggi, hanno sostenuto il “mazziere e i due compari a fianco”, perché a rilanciare che Putin, sterminatore, voglia conquistare l’intera Europa e che Netanyahu stia facendo la guerra ad Hamas non la beve più nessuno. Che la Corte Internazionale fa bene per Putin ma patrocina l’antisemitismo per Netanyahu non è una barzelletta ma una pericolosissima provocazione.

Che si possa escludere Cultura, Arte e Sport russi dalla quotidianità mondiale e non si devono toccare gli atenei compiacenti della strage in Palestina, è una ignobile vergogna. 

Il criminale Putin ha un esercito di fronte, tra l’altro ben approvvigionato dagli Stati potenti; il criminale Netanyahu ha civili inermi e disarmati, dall’altro lato, perfino senza protezione di barricate!

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