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COM’E’ POSSIBILE CHE CHIARA FERRAGNI PAGHI SOLO L’1.2% DEGLI UTILI?

DA https://www.msn.com/it

Da quando è scoppiato il caso Balocco, non passa giorno che non ci sia una nuova notizia su Chiara Ferragni. L’ultima è legata a un libro in uscita, Fiscalmente inattaccabile. La strategia definitiva per ridurre drasticamente le imposte e vivere serenamente il rapporto con il fisco di Gianluca Massini Rosati (Sperling & Kupfer), in cui le si fanno letteralmente i conti in tasca. E in cui si scopre quale siano i “trucchetti” (legali) che l’imprenditrice e le sue società utilizzano per pagare meno tasse. La prima è la Fenice srl, ex Serendipity: conta 23 dipendenti e 14,2 milioni di euro di fatturato nel 2022 e di cui Ferragni è amministratrice delegata. La seconda è Tbs Crew Srl, l’azienda multata dall’Antitrust, che segue le altre attività dell’influencer. Queste due società operative fanno capo all’azienda madre Sisterhood, la holding del gruppo, con un fatturato da 4,5 milioni di euro e 2,4 di utile che «si occupa anche di gestire gli asset immateriali del gruppo e di incassare royalties per l’utilizzo dei brand e probabilmente dell’immagine di Chiara», come si legge in un’analisi del Corriere della sera. Lo schema serve a «finanziare la società semplice Ferragni Enterprise Ss, destinata alla gestione delle proprietà immobiliari», tra cui il super attico in cui i Ferragnez si sono appena trasferiti.

Il 28 gennaio 2011 Chiara Ferragni costituisce con l’allora fidanzato Riccardo Pozzoli, la Tbs Crew Srl con 10.000 euro di capitale sociale. Società della quale Ferragni detiene il 65% delle quote. Nel 2013 l’asset societario cambia: al posto di Pozzoli (ormai ex compagno) subentra la Esuriens Srl, holding di partecipazione di proprietà delle famiglie Morgese e Barindelli, che per 750.000 euro acquistano il 35% da Pozzoli e, cinque mesi più tardi, il 10% da Ferragni. Equilibrio che muta ancora il 16 giugno 2021, quando Ferragni rileva da Esuriens il 45% per circa un milione, diventando proprietaria del 100% delle quote. Nel 2021 il 22 luglio il 100% delle quote di Tbs Crew Srl viene conferito da Ferragni alla Sisterhood Srl, che diviene holding unipersonale.

La galassia societaria legata a Chiara Ferragni ha uno schema preciso, costruito nel tempo, che permette alla influencer e imprenditrice di pagare solo «l’1,2 per cento» di tasse sugli utili della holding che tiene tutto. Una struttura «holding-trading-Ss», come la descrive l’autore del libro Gianluca Massini Rosati, che permette numerosi benefici fiscali. Attraverso «la normativa Madre-Figlia, si prevede infatti che solo il 5% degli utili distribuiti a una società madre dalla società figlia costituisca base imponibile per il calcolo dell’Ires, determinando una riduzione di oltre il 95% delle imposte, che passano dal 26% all’1,2%».

COMMENTO: E mentre ciò che riguarda la furbizia, l’arguzia, le storture dell’umano fanno eco ovunque, ci nascondono ben altre notizie, che dovrebbero indignarci fino al midollo. Parliamo di leggi che permettono a tanti volponi benestanti di usare “trucchetti” (legali). Mentre la povera gente che lotta con il costo della vita sempre più esorbitante, deve sentirsi dire dalla Meloni che loro hanno messo in tasca degli italiani più soldi, eliminando uno scaglione IRPEF portando i redditi sino a 28 mila euro a pagare solo il 23%. Siamo messi male, ma nessuno ne parla! Ormai il popolo vive di ben altro!

 
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