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LE NOZZE D’ORO di MATTEO DI FLAVIA e MARINELLA BARBERINI: una lunga storia d’amore!

E’ DIFFICILE CHE IN UNA CITTA’ COME MILAZZO QUALCUNO non conosca MATTEO DI FLAVIA. E’ più facile che non si conosca MARINELLA BARBERINI, ma forse solo nel … nome! Perchè quella signora continentale, di Marina di Ravenna per l’esattezza, è la moglie di Matteo!

Una lunga storia d’amore, ricorrendo al titolo di una canzone di Gino Paoli; ma qualsiasi canzone che parla d’amore può essere abbinata alla loro storia. E a raccontarla è lo stesso Matteo, milazzese DOC, anzi di Vaccarella, che come tutti i ragazzi del suo tempo era stato chiamato a servire la Patria. E per il suo fisico, Matteo era stato arruolato nel Battaglione San Marco. Congedatosi nel 1968, Matteo Di Flavia si era presentato alla MICOPERI, all’ufficio di Milazzo, ditta per la quale lavorava imbarcato per la costruzione dei pontili della Mediterranea. Ma per lui la ditta aveva pronto un trasferimento, a Marina di Ravenna. Con l’entusiasmo tipico della gioventù, ben sapendo quanti sacrifici comporta il lavoro lontano da casa, Matteo aveva raggiunto la nuova sede. Non immaginava che qui la sua vita sarebbe cambiata: essendo spesato di tutto, non si curava di preparare qualcosa da mangiare, ma preferiva la comodità di un ristorante, LE SETTE SORELLE.

Giorno per giorno, a quel tavolo veniva servito da una ragazza di 16 anni, di nome Marinella, figlia dei proprietari, i coniugi Irma e Pino, che conducevano il locale a gestione familiare.

E fra una portata e l’altra, Matteo sorrideva a quella ragazza, con il carattere gioviale e spontaneo che ancora oggi si ritrova, scambiando qualche parola, qualche battuta, parlando della sua Sicilia, di Milazzo, del suo lavoro… Finchè un giorno decide di dire qualche frase in più: “Senti, mi vorresti sposare?”

A Marinella parve di toccare il cielo con un dito: il siciliano aveva fatto breccia nel suo cuore, e senza alcuna esitazione disse di sì!

Poi Matteo dovette partire, su una nave. Se è vero che i marinai hanno un’innamorata ad attenderli in ogni porto, quel detto non era per lui: quel siciliano aveva una parola sola, e doveva rispettare la promessa e l’impegno preso. Finchè un giorno del 1970 era ritornato. Erano passati quasi due anni, e Marinella lo aspettava per realizzare il sogno d’amore!

Il matrimonio fu celebrato a Marina di Ravenna il 25 ottobre 1970. Il lavoro continuava, e in quella città Matteo e Marinella ebbero la prima figlia, Maria Rosaria. Poi, quattro anni dopo, nel 1974, il trasferimento: stavolta si tornava a Milazzo, dove una nuova famiglia sarebbe stata accolta con gioia e con affetto da tutti.

La generosità che da sempre accompagna la nostra gente, il sacro dovere dell’ospitalità, le premure per quella giovane sposa la fecero sentire a casa sua! Innamorata della nostra terra, Marinella decise che non avrebbe più lasciato quella casa in cui viveva con il marito e i figli; il mare, il sole, il cielo, la gente, gli amici, le persone care, i nuovi parenti facevano parte della sua vita di moglie e di mamma! Matteo continuava a lavorare con la MICOPERI, alla realizzazione del terzo pontile della Mediterranea… e la famiglia non avrebbe più lasciato Milazzo.

Matteo e Marinella avrebbero avuto sei figli, Maria Rosaria, Irma, Giusy, Antonio, Francesca, Pino, poi sarebbero arrivati i nipoti, sette, con uno in viaggio; e anno dopo anno, anche il giorno delle nozze d’oro!

Giorni lieti e tristi, come in tutte le famiglie; tanti giorni da ricordare e tanti altri che vorremmo cancellare. Giorni da rivivere perchè sono durati poco, giorni da tenere lontani perchè, in un solo attimo, hanno scavato ferite profonde e solo a ripensarci le riaprono.

E’ la vita, che ci accompagna nonostante tutto. E’ la nostra, non possiamo viverla diversamente, perchè tutto è stabilito! Possiamo solo raccontarla, anche brevemente, soffermandoci sugli avvenimenti indimenticabili. Come hai fatto tu, Matteo: per rivivere quella data che ha messo il sigillo su una storia d’amore cominciata lontano, in un tavolo di un ristorante di Marina di Ravenna, dove un milazzese di 22 anni faceva gli occhi dolci ad una ragazza di 16, e poi le ha chiesto di sposarlo. E lei gli ha risposto di sì…

Ecco, Matteo, e Marinella, una lunga storia d’amore, sicuramente già decisa. Doveva andare così, e voi siete contenti che sia veramente andata così.

Forse anche quella celebrazione per le nozze d’oro doveva svolgersi con poche persone; ma non importa: c’è l’amore, vostro e dei vostri figli, delle persone care e di chi vi conosce, e vi rimane accanto per sempre. E su quell’altare c’era Lui, San Francesco, u Santu Patri, davanti al quale avete rinnovato quel giuramento fatto cinquant’anni prima, ripetuto ogni giorno, e per tutti i giorni che verranno.

Auguri, Matteo! Auguri, Marinella! Che la vita vi sorrida sempre! 

Vi voglio lasciare con un messaggio diverso, quello di vostro figlio Pino:

“Oggi è un giorno speciale!! Oggi, 25 ottobre 2020, cinquant’anni del vostro amore, vorrei scrivervi mille cose ma non sono tanto bravo con le parole. L’unica cosa che posso dirvi è GRAZIE di tutto! Grazie per quello che siete. Grazie per ciò che mi avete fatto diventare. Grazie per la splendida famiglia che avete creato. VI AMO!”

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