LETTERA AL DIRETTORE: MENO SOLDI PER I PENSIONATI
PIENA DI AMAREZZA LA LETTERA CHE UN PENSIONATO CI MANDA. E’ QUESTO IL FUTURO CHE CI SPETTA?
Sig. direttore,
ogni anno a gennaio i pensionati prendevano qualche decina di euro in più rispetto ai mesi successivi perché ancora non tassati delle ritenute provinciali e regionali. Quest’anno in molti hanno avuto l’amara sorpresa di vedere la pensione di gennaio ridotta con cifre oscillanti fra le cento e le duecento euro. Se a questa riduzione, nei prossimi mesi, si aggiungeranno le ritenute regionali e provinciali sarà una bella riduzione che allontanerà sempre più il popolo dalla “casta”. Ma quel che amareggia è anche il fatto che la riduzione del rateo di pensione è avvenuto senza conoscerne i motivi. Senza alcuna comunicazione come se i pensionati fossero dei cittadini di serie B.
Ci fu un politico nazionale del passato che disse che i pensionati sono delle foglie morte. Però, è bene ricordare, che anche le foglie morte ricordano ed hanno diritto al voto.
Grazie per l’ospitalità.
(lettera firmata)
COMMENTO:
Le rispondiamo subito, ma saranno anche i lettori che commenteranno la sua lettera: qualche mese fa i pensionati ebbero riconosciuto dalla Consulta il diritto ad un rimborso. Ebbero solo una minima parte, nonostante tutto! Le giustificazioni? Non ci sono soldi. Lo dice lo Stato! Se lo dicesse un cittadino qualsiasi, e non pagasse una bolletta che gli viene recapitata, apriti cielo! Non aggiungiamo altro. A proposito del diritto al voto: lo sa quante persone, avanti negli anni, non votano per motivi di salute e perchè amareggiati? Eppure gli anziani in Italia sono più del 20%. Ma non importa a nessuno. Meno persone votano, meno voti di protesta ci saranno! Le auguriamo buon anno, caro amico, e non si amareggi. Pensi a quanti nostri concittadini la pensione non la percepiranno mai…
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