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MILAZZO, 25 APRILE, NOZZE D’ORO PER SANTINO CODRARO E LUCREZIA LETO

1973. Milazzo stava cambiando in quei primi anni 70.

Purtroppo per noi giovani, finiti gli anni Sessanta fatti di sogni e di contestazioni, di speranze e di avventure, il mondo si presentava diverso, e si intravedevano fosche nubi all’orizzonte. In Italia si parlava di anni di piombo, anche se il cambiamento sociale si cominciava a manifestare nei comportamenti più liberi, trasgressivi ed aperti della gioventù del tempo. Molti della nostra generazione erano convolati a nozze, forti di una decisione presa già da tempo di formare famiglia, incoraggiati dal posto di lavoro, dalla solidità economica. A volerci pensare, tantissimi di loro, ancora oggi, sono rimasti sempre giovani nei nostri incontri, ma sono sposati da oltre 50 anni! Una vita!!!  

Qualche sera fa Santino Codraro, titolare dello storico negozio di Milazzo nel Palazzo Marullo, sul Lungomare Garibaldi, mi ha confidato che anche per lui si stava avvicinando il traguardo delle nozze d’oro. E lo ha detto raggiante, orgoglioso, contento per lui e per la sua bellissima famiglia! 

Era il 25 aprile 1973; il santuario di San Francesco di Paola era stato scelto per le nozze di quei due giovani, Santino e Lucrezia. La Milazzo di quegli anni accolse con gioia la notizia del matrimonio: lui, giovane emergente nel campo della moda e dell’eleganza sartoriale, era pronto a subentrare al padre, il mai dimenticato Maestro Ciccio Codraro, nella conduzione e nella gestione della sartoria. Santino si era fatto un nome, una popolarità; aveva la sua vasta clientela fatta di giovani che amavano vestire all moda, con il vestito realizzato da abili mani, così come si usava un tempo; e nel giro di pochi anni avrebbe dato una svolta rivoluzionaria al suo negozio. Lei era una nostra compagna d’infanzia, cresciuta come noi nella Sena, e figlia di un valente sarto del tempo, Salvatore Leto, chiamato ‘u custuleri, deformazione dialettale di couturier, che aveva il suo laboratorio artigianale e sartoriale in via Umberto I, così come il fratello Giacomo, detto Schubert.

Dopo la celebrazione del matrimonio, il ricevimento degli invitati avvenne in un locale che, in quegli anni, andava per la maggiore, ‘u Trappitu: un deciso cambiamento delle abitudini e dei costumi, anche nella scelta del locale, mettendo da parte la gloriosa Grotta Polifemo che per tutto il decennio precedente aveva ospitato decine e decine di coppie e migliaia di commensali! ma, come mi ha detto, Santino, non poteva mancare il Maestro Andrea a impartire disposizioni e gestire il servizio! 

Da quel matrimonio Santino e Lucrezia avrebbero avuto quattro figlie: Donatella, Laura, Sabrina e MariaFrancesca, pronte a festeggiare i genitori il 25 aprile, sempre presso il Santuario di San Francesco, assieme alle loro famiglie ed a tutti gli altri congiunti.

Arrivati alle nozze d’oro, Santino e Lucrezia guardano avanti, e si preparano alla seconda ricorrenza che li attende nell’arco di …un mese!

Non voglio anticipare nulla, è un segreto fra me e il mio carissimo amico Santino Codraro: lui mi conosce da quando, nel 1955, sono arrivato a Milazzo. Sono passati 68 anni, allora non c’erano i negozi di abbigliamento per i bambini; per cui i miei genitori vollero per me un vestitito, secondo le usanze del tempo, rivolgendosi a quella sartoria proprio all’inizio della salita di San Francesco, che portava a casa mia. Ne abbiamo parlato… e vi assicuro che sarete lieti di leggere i seguito di questa storia d’amore di due ragazzi che festeggiano i 50 anni di matrimonio, e della famiglia Codraro.

Auguri, Santino! Auguri, Lucrezia. Lunga vita ancora e che Dio vi benedica!

 

 

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