MILAZZO, FRA “TIGLI” e “TIGNI”, MA QUEGLI ALBERI CHI LI HA TAGLIATI?
UNA REPLICA DEL LETTORE CHE HA DENUNCIATO IL TAGLIO DEGLI ALBERI IN VIA DELLE GELSOMINAIE. NON C’E’ NULLA DA SCHERZARE, ALTRO CHE! IL TAGLIO DEGLI ALBERI E’ UN REATO O NO? E SE TALE VIENE CONSIDERATO, COME CI SI PUO’ PERMETTERE DI COMMETTERE REATI SIMILI IN SPREGIO ALLE LEGGI RIMANENDO IMPUNITI?
Spett. TERMINAL, a proposito del toponimo di quella stradina che collega il Ciantro con la via Gramsci, MI SONO FIDATO DELLA MAPPA VISIONATA SU GOOGLE-MAP. Ma, ahimè, la mappa riporta Via dei Tigli! Con questo non intendo dare la colpa all’ignaro Google, ma se qualcuno ne avesse fatto debita e tempestiva segnalazione, tutto ciò non sarebbe successo. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire né peggior cieco di chi non vuol vedere. E qui, a Milazzo di sordi e ciechi ne abbiamo abbastanza. E non sono soltanto “audio-video-lesi”, per il motivo sopra riportato, ma sono anche dimentichi delle più elementari norme della buona educazione.
NON RISPONDERE A CHI TI INTERPELLA PERSONALMENTE (con garbo, rispettosamente e sempre nell’interesse collettivo) NON E’ SEGNO DI AVER BEN “MASTICATO” IL DECALOGO DELLE BUONE NORME DEL VIVERE CIVILE, specialmente quanto si è investiti di responsabilità “…in nome e per conto”.
Quanto al motivo del taglio degli alberi, scelleratamente effettuato adducendo l’alibi che qualcuno – col far delle tenebre – si imboscava, sento il bisogno di dissentire nel senso che “la scopata” o scopatura o ramazzatura della strada – alla quale credo “ciecamente” non è dipesa dalle attività ludiche serotine di alcuni volenterosi, ma da qualche motivo subdolo al quale ogni benpensante viene automaticamente indirizzato solamente vedendo la dislocazione o “scena del delitto” dello scempio. Un lungo tratto rettilineo sul quale si prospetta un bellissimo prato verde. Mi spiego: sono proprio curioso di sapere perché solo in quel punto si è data vita ad una mannaia senza senso e perchè, solo gli otto alberi in corrispondenza al civico n. 3 e non anche i restanti rimasti vivi e vegeti?
Qui (anzi…lì…), “gatta ci cova”; come dire che le “ramazzature” al chiarore di luna o – perché no – sotto un diluvio, potranno continuare spostandosi solo di alcuni metri, al riparo – complice – degli alberi rimasti in vita. Non sentite anche voi puzza di bruciato? Grazie per la pazienza.
BREVE RISPOSTA AL NOSTRO LETTORE:
GOOGLE NON E’ AGGIORNATO, per qualsiasi rilevazione non si è mai avvalso di una verifica incrociata fra quanto compariva su vecchie cartine topografiche e quanto è stato ufficializzato a seguito dell’ultimo Censimento (anno 2011); anzi, ancora riporta indirizzi e toponimi soppressi da tempo che generano confusione negli utenti e, purtroppo, anche nelle forze di Polizia, nei conducenti dei mezzi di soccorso e in tutti coloro che pensano di trovare consultano GOOGLE il Vangelo!
Tralasciando il resto, anche noi, caro amico, sentiamo una puzza immonda. Addirittura un fetore che ammorba sempre più quelle strade, siano esse poste nel centro che in periferia, dove viene piantato un albero che non sarebbe male provvedere a ripiantarlo, proprio dove è stato condannato a morte da chi non lo ha voluto davanti ai negozi o alle abitazioni o a terreni che potrebbero un domani non lontano ospitare abitazioni! E non è nemmeno difficile scovare chi si diletta in esperimenti chimici condotti con fustini di acido gettato la sera nelle radici! Magari dietro suggerimento… Ma se si tratta di un reato, come tale deve essere perseguito: e il fatto stesso che SIAMO SOLO NOI, DA QUESTO FOGLIO, A DENUNCIARLO, dovrebbe fare scattare delle indagini per punire i colpevoli. Facilmente individuabili… O no?
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