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MILAZZO, IL PASS INVALIDI LE SPETTA. ANZI NO!

ARRIVA (PER CONOSCENZA) UNA LETTERA INVIATA ANCHE AL COMUNE. CI VIENE CHIESTO DI PUBBLICARLA. LO FACCIAMO OMETTENDO IL NOME DEL MITTENTE, ANCHE SE E’ FIRMATA…

ILLUSTRISSIMA SIGNORIA VOSTRA, lungi da me voler fare una sterile polemica. Segnalo l’oggettività di una situazione, nella speranza non solo che venga corretta ma perché non si verifichi mai più una simile situazione. A mio parere le critiche hanno senso se sono costruttive. Voglio sperare che questa la sia. 

Il 27 Aprile invio seguendo le spiegazioni degli uffici appositi la richiesta del PASS disabili attraverso l’apposito portale. Mi fanno gentilmente notare la differenza tra pass temporaneo e permanente, quindi correggo nello stesso giorno la richiesta. Premesso e premetto che nella vita nessuno di noi vorrebbe mai fare e o compilare e o avere bisogno di questi agi. E felicemente ricompilo quella del pass temporaneo perché ho fiducia nella scienza e nella medicina e spero che le cose per la mia famiglia possano cambiare. 

In data 05 maggio mi viene risposto che la richiesta è stata accolta, e che devo procedere ad un pagamento. 

Fatto anche questo. Mio padre rispetta tempi, termini e orari indicati e consegna la ricevuta di pagamento nel luogo e ora stabilita (comando dei vigili urbani). Come contropartita non ha il pass, ma un “le faremo sapere”, che già mi lasciava perplessa, ma allo stesso mi sono detta che sarebbe stato questione di giorni. Ieri pomeriggio mi viene comunicato quanto in allegato. Io mi sono presa del tempo per chiamare (ma inutilmente!) e anche per pensare. 

Ho redatto stamattina la risposta di getto. Allego ad onor del vero anche la mia risposta. Ma nonostante io abbia fatto milioni di chiamate, non sono riuscita a parlare con nessuno che mi spiegasse il motivo della negazione. Preciso che quanto scrittomi è stato sufficiente solo per accendere un fuoco relativo ad una situazione che ritengo VERGOGNOSA. 

Nel 2023 dove davanti all’inclusione il mondo si ferma, dove in termini di disabilità vengono scritti fiumi di libri di testo e ricerche scientifiche, io vedo negato un pass temporaneo davanti ad una certificazione di neoplasia celebrale, solo perché mia mamma deambula. 

Io voglio sperare che questa sia una sorta di candid camera. Una versione povera di “Scherzi a parte”, perché questa risposta farà il giro di televisioni pubbliche e private. Una persona affetta da cecità, o ipovedenti deambula. 

A mia madre è stata riconosciuta un’invalidità totale, con accompagnamento. Persino un clochard che ha deciso di restare al mondo per inerzia senza arte né parte riesce anche ad immaginare quali siano i sintomi neurologici di una neoplasia celebrale. Solo l’impiegato/a competente al rilascio del pass presso la vostra sede, non li immagina. Avrebbe potuto nel dubbio usare google o qualsiasi altro motore di ricerca. E anche poi aver il coraggio di aggiungere la richiesta di una visita medica aggiuntiva. 

Concludo. Non sottoporremo mia madre all’ennesima visita solo per dare agio alla vostra burocrazia.

Chiedo cortesemente l’immediato rimborso della cifra che i miei genitori hanno anticipato su vostra richiesta. 

Chiedo visto che siete una pubblica amministrazione di capire dove i requisiti minimi per la concessione del pass siano elencati. 

Potete anche tenervi il PASS. Non elemosiniamo niente che non ci compete, né chiediamo niente alla vs amministrazione. Ma spero e mi auguro che questa mail possa servirvi da monito per il tempo che verrà. Perché bisognerebbe entrare in punta di piedi in casa di chiunque, ma sopratutto nelle case delle persone in cui sopraggiungono queste situazioni, ci sono le date nella documentazione che avete repertoriato. 

Perché bisognerebbe essere e restare sempre un pò umili quando si trattano queste tematiche. Perché è indispensabile essere precisi nel proprio lavoro, e sapersi mettere in discussione. Perché a tutto c’è un limite, e quel limite non va superato. 

Mi sento assolutamente appagata dal fatto di non risiedere più nel comune di Milazzo, perlomeno le mie tasse non servono a finanziare gli stipendi delle persone o della persona che ha stilato la risposta alla mia richiesta per conto di mia madre. Oggi io, mi vergogno per voi. E non mi faccio nessuna remore a usare toni e parole così forti. Sono indignata, delusa e amareggiata, oltre che stanca di così tanta inadempienza oltre che incompetenza. 

Cordiali Saluti.

(LETTERA FIRMATA CON NOME E COGNOME, INDIRIZZO E RECAPITO TELEFONICO)

Ci sentiamo in grande imbarazzo. Non abbiamo voluto commentare la lettera, ma riteniamo giusto che da parte del Comune ci sia una risposta di scuse, e contemporaneamente l’individuazione di chi HA SBAGLIATO! Se poi alla base dell’errore ci sono leggerezza, incompetenza, superficialità, che si agisca secondo quanto previsto. In quanto al rimborso economico, è il minimo che si possa fare: se poi lo fa chi ha sbagliato, è la migliore soluzione!  

 

 

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