MILAZZO, IN ARRIVO I CESSI PUBBLICI (GESTITI DAI PRIVATI)!
INACCETTABILE PER UNA CITTA’ CHE SI DEFINISCE TURISTICA NON OFFRIRE SERVIZI IGIENICI. ED ALLORA IN SOCCORSO ARRIVANO I PRIVATI.
Andare a far pipì in un bar non è il massimo, ma la città oggi offre questo. In effetti c’era stato il tentativo di aprire i servizi igienici di via Crispi, ma lottare contro l’imbecillità umana è impossibile. Ma solo perchè non si vuole… E così l’improvvisato guardiano, volontario con la speranza di guadagnare qualcosa, quanto meno per pagare la carta igienica e i detersivi per la pulizia quotidiana, ha rimediato solo 80 centesimi in una settimana. Oltre agli insulti, naturalmente: da parte di chi, nelle altre città, ammesso che ci vada, se non paga non piscia. E può indossare il pannolone per cacarsi addosso se è assalito dalla tirchieria! Qui no! Qui pretende di entrare GRATIS nei cessi, e per anni qualcuno lo ha ammesso e consentito. E per anni abbiamo dovuto presentare ai turisti e a chi doveva servirsi di essi cessi luridi nei quali le malattie sarebbero all’ordine del giorno: altro che vaccini, cara Ministra Lorenzin! C’è stato un periodo in cui l’appalto dei cessi chimici ha fatto gongolare i fornitori: perchè in questa città si è sempre pensato a fare il bene degli altri, che hanno guadagnato spudoratamente.
Ormai a Milazzo, città turistica, i cessi sono chiusi da due anni. Chiusi con due pannelli che impediscono a chicchessia di poterli utilizzare! Perchè anche la lordura e la puzza cadaverica non dissuadevano gli abituè del piscio a scrocco! Che poi, tappandosi il naso, uscivano con il voltastomaco e non tiravano neppure l’acqua. Puzza su puzza!
Ma come in tutte le cose buone che nascono in questa città, ci penserà il privato a offrire ai cittadini, residenti o turisti, o semplici visitatori dell’interland, i cessi pubblici. Ci giunge notizia infatti che alcuni imprenditori milazzesi sono pronti a trasformare i piani terra di attività in atto inutilizzate in bagni e docce, con tanto di nursey per poter cambiare gli infanti. Il progetto prevede quattro orinatoi, cinque lavabi, dieci wc separati con pannelli e apertura a scatto (cinque per i maschi e cinque per le femmine), un fasciatoio, due docce. Oltre naturalmente a due bagni per disabili, alle ventole con aria calda per accelerare le operazioni di asciugatura delle mani. Inutile aggiungere che si pagherà una cifra minima, fissata in 50 centesimi. Con tanto di custode che provvederà a sanificare ogni dieci minuti i servizi, e a non fare accedere chi pensa di servirsene a sbafo! Incasso stimato? Hanno fatto i conti: non meno di 4500 euro al mese. Pagando tutti, ovviamente! E state pur certi che se gestisce il privato, pagheranno tutti, eccome! Chi è abituato a pagare un servizio non batterà ciglio, chi pensa di non sborsare nemmeno quei 50 centesimi, può farsela addosso. O allontanarsi fino alla Lanterna!
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