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MILAZZO, VA VIA ANCHE LA POLIZIA DI STATO?

da LE CRONACHE DEI SICILIANI

“Criticità logistiche”. Sarebbe questo il motivo per cui da dicembre sarebbero state avviate le procedure di trasferimento del commissariato di Polizia di Milazzo a San Filippo del Mela. A occuparsi della vicenda anche il sindacato Coisp che ha partecipato all’incontro convocato e presieduto dal Questore protempore.

“Il Co.I.S.P. ha manifestato immediatamente ed accoratamente il proprio disappunto ed il proprio dissenso su tale scelta, criticandone apertamente forma e merito, visto che su una questione così importante e delicata per i colleghi interessati – ossia i colleghi della Polizia di Stato e gli impiegati dell’Amministrazione Civile dell’Interno del Commissariato – e l’intera comunità di Milazzo, i tempi di convocazione ed i criteri di partecipazione all’iter, prodromici ad un’eventuale condivisione della scelta, sono stati arbitrariamente azzerati”, scrivono in una nota.

“Volendo conoscere i fatti per come realmente accaduti e le eventuali responsabilità, questa Segreteria Provinciale ha prodotto formale istanza di accesso agli atti del relativo fascicolo presso la Prefettura di Messina, la Questura di Messina ed il Comune di Milazzo, unici attori di questa triste storia.

La scelta di trasferire un Commissariato di Pubblica Sicurezza da un Comune ad un altro, che ha innegabilmente matrice politico-istituzionale, dovrebbe essere adottata solamente in seguito ad un attento, serio e competente confronto tra le parti coinvolte, colleghi ed utenza in primis. Invece, da quanto sta emergendo dall’analisi dei documenti acquisiti (solamente il Sindaco di Milazzo non ha ancora risposto alla richiesta!), tutto sembrerebbe essere avvenuto facendo molta attenzione a che nulla si sapesse fino all’ultimo istante”, prosegue.

“Una decisione avventata e scellerata sotto ogni profilo che, oltre a creare evidenti disagi alla numerosa cittadinanza (circa 30.000 residenti), certamente complica le già difficili condizioni lavorative dei colleghi, rischiando di incidere anche su alcuni dei servizi resi all’utenza, come ad esempio quello della Polizia di Frontiera effettuato al Porto, presente a Milazzo, assente a San Filippo del Mela”, spiegano ancora.

Convocata l’8 febbraio dal Prefetto di Messina, questa Segreteria Provinciale ha rappresentato il proprio disappunto per come è stato gestito l’intero procedimento, affetto da mancanza assoluta di coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori, ribadendo soprattutto che la sede scelta unilateralmente risulta essere inadeguata a svolgere le previste funzioni, poiché di metratura insufficiente e non adatta allo svolgimento dei normali servizi di Polizia. Anche per tale ragione, è stato richiesto al Prefetto di convocare urgentemente un incontro mirato tra la Prefettura, la Questura e soprattutto le altre organizzazioni sindacali, ottenendo l’impegno istituzionale di provvedere al più presto alla richiesta convocazione”, spiegano.

“Dello stesso tenore è stato il lungo ed articolato incontro con il Neo-Questore di Messina, avvenuto nel pomeriggio del 6 marzo, che ha immediatamente messo a disposizione gli atti del fascicolo. Entrambi gli incontri si sono svolti all’insegna della cordialità e della franchezza, ringraziando il Prefetto ed il Questore per la disponibilità e la sensibilità dimostrata e per la celerità con cui hanno permesso l’accesso e l’acquisizione al corposo fascicolo di cui sopra”, sottolineano.

“Riguardo la richiesta di accesso agli atti del fascicolo formalmente prodotta anche al Sindaco del Comune di Milazzo, di fatto promotore e convinto sostenitore della scelta unilaterale comunicata, il quale ha evidentemente inteso sacrificabili i servizi resi dal Commissariato all’utenza (si pensi, a titolo d’esempio, all’Ufficio Denunce, al servizio di Polizia di Frontiera o alla funzione di Autorità Locale di Pubblica Sicurezza), al momento non si ha alcuna notizia. Forse, l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco di Milazzo non nutrono molta simpatia per la Polizia di Stato ed i suoi lavoratori, visto i locali palesemente inadeguati proposti proprio da quell’Amministrazione Comunale, spingendo, agevolando, favorendo e sostenendo pertanto la chiusura del Commissariato di P.S. di Milazzo ed il trasferimento ad altra sede”, aggiungono.

“Questa Segreteria Provinciale al momento sta esaminando con molta attenzione la corposa e complessa documentazione fornita dalla Prefettura e dalla Questura. Sarà cura del Co.I.S.P., dunque, informare prontamente i colleghi sugli sviluppi della vicenda e sulle eventuali responsabilità istituzionali – politiche o amministrative che siano – che potrebbero emergere, auspicando comunque che la vicenda possa assumere al più presto una dimensione favorevole e più utile per i colleghi e l’utenza”, concludono.

Non si fa attendere la replica del sindaco Pippo Midili. «Ritengo preoccupanti le accuse gratuite ed infondate lanciate da chi non conosce nulla dell’iter avviato da circa tre anni e che non era a conoscenza non di una semplice problematica ma di una elevatissima vulnerabilità sismica dell’edificio che ospita il commissariato di Milazzo. Talmente preoccupante per il personale di Polizia di Stato che questa amministrazione, costretta dalla normativa ad intervenire immediatamente, ha sin dal novembre del 2021 avviato, formalmente ed ufficialmente, interlocuzioni con gli organi preposti per informare sulla situazione di pericolo esistente. Per questa amministrazione è fondamentale la sicurezza dei propri cittadini e delle forze dell’ordine presenti sul territorio e le illazioni, contenute nella nota, dispiacciono molto. Gli atti del fascicolo sono disponibili con immediatezza negli uffici comunali nei giorni e negli orari di ricevimento del pubblico. Non spetta a questa amministrazione convocare sindacati delle forze dell’ordine ma prendiamo atto che solo nel dicembre del 2023 abbiano avuto conoscenza di atti e fatti che andavano avanti da anni».

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