SEMBREREBBE L’UNICA SOLUZIONE, PERCHE’ LA SPERANZA E’ L’ULTIMA A MORIRE!
Un caso emblematico! Ormai è da oltre cinque anni che è scomparsa; nessuno sa dove sia andata a finire. Nel nulla sono cadute varie petizioni, anche se informali. Caduta nel vuoto è stata anche qualche promessa; non parliamo di fiaccolate promosse per il suo ritorno, né di indagini perché nessuno ne ha mai avviate. Tutto nel più omertoso dei silenzi. Era unica seppur simile a tante altre del suo genere. Purtroppo è svanita nel nulla e solo pochi la ricordano; gli unici che ne sentono la mancanza subendola, giorno dopo giorno, nella (fin’ora) vana attesa che torni al suo posto. Chiunque avesse notizie può chiamare la Redazione o rivolgersi direttamente al Comune o alle Forze dell’Ordine. Chissà….! Dopo questo preambolo, qualcuno si chiederà “…ma chi è scomparsa? – …non ricordo di rapimenti o di “fuitine” clamorose qui a Milazzo! – Possibile che nessuno sappia niente o che non si sia interessato al caso?”
Certo, le domande sorgono spontanee ed in effetti non si tratta di rapimento né di “fuitine”.
Parliamo della targa toponomastica che indicava “Via Monastero”; scomparsa da tempo in modo inspiegabile o forse rimossa da qualcuno che mai l’ha ricollocata. Gli stessi di cui sopra, sbalorditi per il ritenuto rapimento, ora diranno “… ma perché tanto rumore per nulla? Ancora non sapìa chiddu c’avia succidutu… tuttu stu casino p’u mmostru ‘i tagga? Ci scrìvunu ‘u nomi da strata ‘nto muru c’un pezz’i cabbùni e finìu ddà!“
E qui sta il problema, non dare peso a cose apparentemente banali ma che banali non sono. Il disinteresse o la disattenzione restano tali anche se si tratta di cose ritenute di modesta rilevanza o, peggio, non prese in considerazione. La Via Monastero – in pieno Borgo Antico – è totalmente abbandonata (tanto, non ha nemmeno una targa che le dia rango ed importanza); negletta è sempre stata e così è destinata a restare. Non passa un netturbino a spazzarla nemmeno pagato a peso d’oro; è piena di sterpi ed erbacce e solo i locali di buona volontà cercano di fare del proprio meglio pur di mantenere un certo decoro; all’imbocco, i bulletti del sabato sera, (c’è un pub proprio accanto) parcheggiano spavaldamente le proprie autovetture impedendo l’accesso o il regresso da essa; lo stesso dicasi nel corso dei tanti matrimoni e funerali che si celebrano nel vicino Santuario di San Francesco. Macchinoni a go-go e strada sbarrata. Ogni volta è una lotta poter trovare il titolare dell’abuso che, peraltro, si infastidisce per il disturbo. E le emergenze di chi resta bloccato? – Ma a chi dovrebbero interessare! E i postini? Quelli novelli non sanno nemmeno dove si trova, la Via Monastero e la mancanza della targa indicativa fa il resto. In tanti anni qualcuno avrebbe potuto porvi rimedio ma sarebbe troppo sperare. Ciononostante è un vicolo tranquillo, panoramico, bene esposto e solatio. E questo, certamente, nessuno potrà mai rimuoverlo.
al di la dello stato di abbandono dell’amministrazione locale, mettiamo in conto il fatto che il 90% delle erbacce e della vegetazione cadente sulla scalinata provenga dalle abitazioni private dovrebbe indicare comunque una corresponsabilità. Probabilmente i giardini recintati, belli per carità, necessitano di manutenzione maggiore e dovrebbero agevolare maggiormente un comune che già di suo è carente come pochi.
Quanto alla maleducazione di chi parcheggia male, se non cominciamo a punire severamente, rimarrà abitudine radicata nei milazzesi, spesso spocchiosi e maleducati