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MINISTRA, MA ANCORA NON TI DIMETTI? EPPURE IN PASSATO…

di Cristoforo Tramontana

1) Roberto Speranza – uso delle mascherine a scuola

2) Luciana Lamorgese – per aver permesso il Rave Party

3) Giuseppe Conte – crisi di governo per il passaggio a Draghi

4) Giuseppe Provenzano – per aver scritto una frase su FdI su un social

5) Nicola Morra – per aver contestato l’operato di un centro vaccinale

6) Lucia Azzolina – acquisto dei banchi a rotelle

7) Pasquale Tridico – malfunzionamento del sito Inps

8) Manlio Di Stefano – per aver confuso, su twitter, il Libano con la Libia

9) Carlo Borghetti – aveva messo un mi piace su un post che riportava che la Meloni stava diventando calva.

10) Alfonso Bonafede – a suo dire aveva fatto liberare boss e mafiosi

11) Lorenzo Fioramonti – prima di ricevere l’incarico di Ministro, aveva scritto post contro Fratelli d’Italia

12) Giulio Terzi – eletto senatore con FdI, divenne ministro con Draghi

13) Maria Elena Boschi – per le consulenze d’oro di banca Etruria (alla fine dichiarate inesistenti)

14) Josefa Idem – per un’ICI non pagata. La Idem si dimise il giorno successivo al pagamento della tassa

15) Beppe Sala – per una condanna andata in prescrizione

Per un numero imprecisato di Ministri, Daniela Garnero, in politica Santanché, non ha lesinato richieste di dimissioni, perfino per un like che non le andava giù.

E che parole utilizzava di volta in volta: “ladra”, “si vergogni”, “dichiarazioni gravissime”, “si è triplicato lo stipendio”, “atto gravissimo”, “aspetto oggi, le sue dimissioni”, “è arrogante”. Ma la dichiarazione più straordinariamente toccante, la Ministra per il Turismo la pronunciò per le righe di Repubblica in un’intervista sul caso Idem: << si è presentata con l’immagine di una paladina della morale, dell’etica e della correttezza, pertanto deve dimettersi >>

Le imputazioni addebitate da Danielona, negli anni, ai nemici di turno, lette attentamente fanno riferimento a stupidaggini da parco giochi tra bambini.

Oggi, al centro di un’indagine per truffa aggravata e dopo aver mentito alle Camere, ha respinto categoricamente qualsiasi richiesta di dimissioni, sottolineando che nessuno, compresa Giorgia Meloni, abbia sollevato tale richiesta nei suoi confronti.

L’arroganza spudorata con la quale le destre difendono perfino il “delinquere” è sbalorditiva ma la faccia tosta della Ministra Garnero supera abbondantemente ogni limite consentito. Dipendenti al lavoro pagati dalla CiG, TFR negati, contributi COVID incassati impunemente per ditte fallite, auto blindate e multe non pagate.

Non è abbastanza per dimettersi?

NO, TRA IMMUNITA’ E RICATTI VERSO LA MAGISTRATURA, FORSE GARNERO SPERA DI USCIRE INDENNE DALLA VICENDA.

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