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PER MUSUMECI SIAMO TUTTI TRACCIATORI!

SCATTA L’OPERAZIONE “VACANZA SICURA”, E IL GOVERNATORE RICORRE AD UNA NOVITA’ PER TENERE SOTTO CONTROLLO CHI VA IN VACANZA…

ECCO IN CHIAVE SATIRICA L’INIZIATIVA DI NELLO MUSUMECI! 

Ormai tutto è demandato agli smartphone, alle APP, da scaricare per controllare anche le volte che andiamo in bagno. Anche il nostro governatore si lascia prendere dal contagio (non dal coronavirus) e cerca una soluzione per rendere più complicata la vacanza di chi sceglie la Sicilia. Quindi anche degli stessi siciliani, che vorrebbero fare di tutto per aiutare la propria regione.

Musumeci ha escogitato, su suggerimento di chi da tempo gli fa prendere cantonate, la formula “Sicilia Sicura”. Di cosa si tratta? Di un’APP, antipaticissimo acronimo che ci assilla giorno e notte e che si deve scaricare, come se fosse merce da un camion. Sul proprio cellulare i turisti si faranno tracciare in funzione anticontagio Covid-19 proprio dal 3 giugno.

Probabilmente il Governatore non comprende che il termine TRACCIARE, almeno da queste  parti, si riferisce a qualcosa che non è una qualsiasi figura geometrica. Il termine, assieme al sostantivo TRACCIATORE, indica chi, appostato dietro un albero, un cespuglio, una macchina, un muro, si acquatta per spiare le coppiette che si appartano in cerca di intimità. Una professione non retribuita che garantiva a chi la esercitava di passare buona parte del suo tempo in angoli appartati, di giorno o di sera, e che a Milazzo, come altre città, vantava un buon numero di tracciatori, passati alla storia anche per aver preso una buona dose di legnate dai focosi spasimenti che non tolleravano di essere disturbati durante le loro “applicazioni”. Probabilmente chi ha scelto il verbo non conosceva il significato prettamente locale. Ma qui ci assale il dubbio: e se lo avesse utilizzato proprio per questo? Cosa fa l’APP in fin dei conti? Traccia, osserva, scruta, magari gode e si eccita, proprio come il tracciatore! Spia vizi e virtù degli italiani, anzi dei vacanzieri, almeno per ora; cosa farà dopo, non lo sappiamo, ma continuando di questo passo, le vie del Signore sono infinite!

Tornando all’APP prevista da Musumeci, in caso di febbre il turista dovrà comunicare il proprio stato di salute per poi essere ricontattato dai medici dell’Asp territorile e, la centrale operativa è l’Ircss “Bonino Pulejo” di Messina. Un continuo allarmismo, che apre le porte alla caccia alle streghe e che, in pratica, tiene in piedi la cultura del sospetto, impedendo la ripresa delle attività produttive e penalizzando i locali che, in caso di una semplice, banalissima influenza, di una indisposizione, di un raffreddore, verranno sconsigliati dal solito efficiente tam tam dei vicini di casa o della concorrenza!

E bravo Musumeci! 

Grazie a lui ed alle sue trovate geniali la Sicilia chiederà una sorta di autocertificazione e una costante collaborazione del turista. Per i minorenni saranno i genitori a dover inserire i dati nella app, previste anche sanzioni per chi non la scaricherà. All’app si aggiungeranno comunque i controlli in stazioni ferroviarie, aeroporti e porti sul controllo della temperatura. Anche gli albergatori dovranno controllare giornalmente la temperatura dei propri clienti.

Il Presidente Musumeci con l’app spera di evitare polemiche con altri governatori, perché in un primo momento pensava ad una patente sanitaria per i turisti con tanto di certificato medico obbligatorio per entrare nell’Isola, un’ipotesi poi accantonata. ma non si è reso conto che così facendo i problemi principali li crea ai siciliani! 

 
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