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PINA LO DUCA, UNA DONNA DI ALTRI TEMPI…

“UNA DONNA DI ALTRI TEMPI”. Così Giovanni ha definito la mamma quando stamattina, nel Santuario di S. Francesco di Paola, mi sono avvicinato per porgergli le espressioni del mio cordoglio. Era proprio una donna di altri tempi la signora Pina Lo Duca, la moglie del dottor Franco Nicosia: distinta, cordiale, affabile, generosa, sempre sorridente. Avevo dato la notizia ieri sul mio profilo facebook, pubblicando solo un triste necrologio, senza alcuna foto che permettesse di ricordarla. Purtroppo non possiamo esimerci dal dare anche queste notizie, annunciando la partenza di molti amici: un servizio, mi ha detto qualcuno, per chi è costretto a stare in casa per svariati motivi, non ultimo le restrizioni causate dalla pandemia. Oltre alla notizia, il saluto particolare a persone conosciute, e che continueranno a vivere nei nostri ricordi: una foto, una frase, un aneddoto, una curiosità, un sorriso…

Nonostante la mancanza di una foto, in molti hanno potuto apprendere la scomparsa di quella quella signora, la mamma di Giovanni e di Cettina, la suocera di Giacomo e Marilena, che era andata, a distanza di tredici anni, a riabbracciare il suo Franco, il dottore Nicosia, indimenticato e sempre vivo nei cuori dei suoi cari. Centinaia i commenti, i saluti, le frasi affettuose che i lettori hanno voluto dedicare alla signora Pina Lo Duca, ricordandone le doti umane e morali, per essere di conforto a chi piangeva la mamma, la suocera, la nonna.

Sono riuscito ad avere una foto, ma ne avrei potuto avere tante altre… Mi sono fermato alla prima che mi era stata inviata da Anna, non c’era da scegliere: l’espressione serena di quella “donna di altri tempi”, il suo sorriso, la sua eleganza non lasciavano dubbi sulla scelta, anzi mi avrebbero imbarazzato, e avrei dovuto pubblicarle tutte!

Ho chiesto ad Anna una foto del nonno, il caro dottor Franco Nicosia. TERMINAL lo aveva salutato sul numero di gennaio 2009; quella foto me lo ha restituito così come era rimasto nei miei, nei nostri ricordi: simpatico, bonario, affettuoso, disponibile, ma soprattutto il vecchio alunno del Liceo di un’altra generazione. Una generazione “di altri tempi”, ed era naturale che il giovane medico si innamorasse e portasse all’altare quella “donna di altri tempi”: una coppia felice, esemplare, serena, ammirata, rispettata nella nostra città e non solo. Una coppia che aveva cresciuto con educazione ed amore i due figli, accogliendo Giacomo e Marilena con lo stesso amore, e con gioia quei nipoti che arricchivano la famiglia.

Pina Lo Duca, donna di altri tempi, è andata via per riabbracciare quell’uomo di altri tempi, caro Giovanni, cara Cettina, cari amici. Che ciò possa essere di conforto, perchè papà e mamma si sono ritrovati per stare assieme, per l’eternità. E adesso, mentre nella mia mente riaffiorano e si susseguono tanti ricordi, mi sento confortato dalla fede e sono certo che lassù papà, il suo sposo, l’aspettava e l’ha riabbracciata dopo lunghi anni… Cosa si saranno detti? Io credo che mamma abbia voluto informare papà che qui tutto andava bene, che i nipoti crescevano, che Giusy aveva compiuto da poco gli anni, ma tante altre cose non ha avuto il tempo di raccontarle: perchè lui, sorridendole, le ha ricordato che per tutti quegli anni era stato accanto a loro, anche se non se ne erano accorti. “E adesso che sei qui – avrà aggiunto – saremo in due a guardarli, a proteggerli, ad amarli! Anche se sono cresciuti, anche se sono diventati grandi, avranno sempre bisogno di noi!“. E prendendola per mano, l’ha portata con sè, accarezzandola.

Teneramente. Sempre innamorato di quella donna di altri tempi… 

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