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SI E’ SPENTO IL DOTT. PIETRO MAIO, EX ALUNNO DEL LICEO – IL SALUTO DELLA FIGLIA CLAUDIA

SI E’ SPENTO NEI GIORNI SCORSI IL DOTTORE MAIO. SI’, PROPRIO LUI, IL FIGLIO DEL SIGNOR MAIO DEL TABACCHINO DI VIA UMBERTO I, DI CUI ABBIAMO FATTO CENNO IN UN LIBRO SULLA STORIA RECENTE DI MILAZZO; IL FRATELLO DI ETTORE; IL PAPA’ DI GIUSEPPE E DI CLAUDIA…

RISERVATO MA SEMPRE DISPONIBILE, ABBIAMO PUBBLICATO IL SUO NECROLOGIO SUL GRUPPO WHATSAPP DEGLI ALUNNI DEL LICEO, MA E’ TROPPO POCO PER UN UOMO DELLA SUA LEVATURA CULTURALE, POLITICA, SOCIALE, PER IL SUO GRANDE BAGAGLIO DI ESPERIENZE E DI SAPERE. ED ABBIAMO RITENUTO DI SARE SPAZIO, NEL SALUTO, A QUANTO HA SCRITTO LA FIGLIA CLAUDIA, CHE HA AVUTO LA FORTUNA DI GODERSELO FINO ALL’ULTIMO GIORNO DELLA SUA ESISTENZA. CIAO, PIERO, NOI VECCHI ALUNNI TI VORREMO SEMPRE BENE.

“Papà, sei stato un papà meraviglioso. Il migliore che io potessi desiderare. Il mio eroe fin da bambina. Da quando non mi preoccupavo di rompere i giocattoli perché dicevo “tanto poi aggiusta papà”!

Quante cose mi hai insegnato con la tua testimonianza di uomo e di padre! Mi hai insegnato l’Amore per la famiglia: sei stato un uomo e padre generoso fino all’inverosimile. Senza alcun sacrificio ma con naturalezza e spontaneità ti toglievi tutto per darlo a noi. Anzi, papà, avrei voluto tanto che pensassi di più a te stesso.
Mi hai insegnato l’Onestà di pensiero e di azione: sei sempre stato un uomo di onestà e integrità morali senza limiti, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. Come giustamente ha detto bene chi ti ha conosciuto “non ne nascono più uomini come lui”!
Mi hai insegnato il vero significato dell’Amore, la capacità di amare senza chiedere nulla in cambio: la tua sensibilità e bontà d’animo erano fuori dal comune. Ti prendevi cura non solo di noi, ma anche di tutti gli animali che capitavano nella tua vita, con tanta dedizione e senso di responsabilità.
Hai testimoniato il coraggio, la compostezza e l’equilibrio nel gestire le emozioni: hai affrontato tante vicissitudini di salute e non solo, con grande capacità di accettazione dei casi della vita. Sempre sereno; anzi tranquillizzavi sempre gli altri, come anche hai fatto in questa ultima circostanza terrena. Poche parole, ma colme di generosità, di amore e di saggezza.
Hai testimoniato la Responsabilità per il Lavoro come Dono Sociale da vivere con Dedizione e Umiltà. Per il tuo modo di essere nel mondo, ti ho sempre paragonato al grande Cincinnato che, dopo essere stato nominato dittatore per servire la Patria, tornava ad arare il suo campo. Il dono di sé e delle proprie capacità e competenze professionali e umane come servizio e atto di amore per un bene più grande a vantaggio di tutti. Questo il messaggio che hai testimoniato. Nonostante l’avanzare della malattia e la difficoltà a camminare degli ultimi giorni, hai voluto essere accompagnato nel tuo orto per piantare i pomodori e altri prodotti della terra e per seguire la loro crescita con tanta cura e amore. Tutto per noi. Per la tua capacità di amare e di fare sentire amati gli altri. Il mese scorso, avevi comprato un’impastatrice perché volevi avere l’occasione di fare la pasta e la pizza in casa, insieme a me e ai nipotini per far vivere loro questa esperienza di condivisione che racchiude quel senso di famiglia, di unione e di cura che era tutta la tua vita.
Mi hai trasmesso l’Amore per la Cultura. Ti piacevano tanto la storia, la politica e l’attualità. Erano davvero poche le cose che non conoscevi o che non sapevi fare. Al liceo mi aiutavi sia con le versioni dal latino (che traducevi anche senza l’uso del vocabolario) sia con i problemi di geometria analitica. Sei stato un uomo di profonda intelligenza e cultura. Negli ultimi giorni poi, hai rivelato il tuo lato più tenero, sentimentale e perfino poetico chiedendomi di declamarti qualche canto a scelta dell’Eneide che stavi riprendendo a leggere e io ti ho letto l’incontro fra Didone ed Enea che mi hai commentato andando oltre con la tua immensa cultura…
Mi hai insegnato tutto, papà. Anche se tu rimani sempre il migliore. Io non sono riuscita ad eguagliarti. Forse non mi basterebbero quindici lauree per poter essere tuo pari….!
Sei stato anche lodato dalle mie amiche che mi ripetevano quanto fossi fortunata ad avere un padre come te…un’amica, per l’occasione, mi scrive: “ho di lui uno splendido ricordo. Una persona perbene, saggia, discreta e di grande intelligenza”. Sei tu, papà.

Sei stato sempre il mio punto fermo. Il sole nella mia vita. Ti ho amato tanto e ti ho promesso che continuerò a parlarti e a chiederti consigli, perché non posso fare a meno di te.

So che mi starai sempre vicino e io non ti abbandonerò mai,

Arrivederci papà.”

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