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“SIETE PEGGIO DI FANTOZZI”

di M.B.

Dal web

<< I miei contatti mi mostrano la scena grottesca alle stazioni di Roma e Milano dove sui tabelloni luminosi degli orari dei treni è comparso il messaggio ‘siete insetti’. Sono d’accordo, che la scena vada evidenziata (e non taciuta), perché il messaggio è forte, e richiederebbe un’analisi lunga, e ben più approfondita di un semplice post su FB. Mi limito però a citare la scena finale di un film di Fantozzi (credo sia il secondo), dove il megadirettore invita al riso il ragioniere, mentre sotto la pioggia, sul tetto, nel momento massimo della sua umiliazione (e servilismo), viene impiegato da ‘parafulmine’. Fantozzi, offeso ed umiliato (la ‘merdaccia’, il ‘vitello grasso’), usato come mero oggetto, spogliato di ogni dignità e umanità, alla fine, su invito del megadirettore, ride. E’ importante capire come si sta delineando la struttura di potere del nuovo ordine tecnologico. Netflix non c’entra niente, e l’uso dei tabelloni delle ferrovie, quindi di uno spazio pubblico, legato alle difficoltà della vita (spesso allo spostamento per lavoro), lo dimostra. Qui, è ancora il nuovo ordine a scagliare l’attacco. Il potere si rivela – e vuole essere – clownesco. Vuole che si rida insieme, nell’insulto e nella provocazione. L’eliminazione di ogni spazio privato, e di ogni ambito di serietà nella vita delle persone, è un vero e proprio obiettivo. Il messaggio è chiaro: io ti insulto, ma tu devi ridere. Facciamo parte, insieme, di uno show, dove non c’è più nulla di serio, e tutto è marketing, gioco, burla, spettacolo. La tua vita non conta più nulla. La tua, come quella di tutti (la seconda persona plurale, il ‘siete’). Lo scopo – neppure tanto nascosto – è di adattare l’uomo – la ‘merdaccia’ – ad un ordine tecnologico, dove gli sarà chiesto unicamente di obbedire, e ripetere, gli stessi gesti, le stesse procedure. La consapevolezza che non c’è più un senso umano nelle cose, che non c’è più una dimensione di ‘valore’, è un passaggio importante, e tale consapevolezza nasce dalla felicità (il riso) di identificarsi con il potere che offende, accettando passivamente l’insulto la derisione lo sberleffo (‘siete insetti’). Solo così, si potrà essere cittadini, del nuovo mondo.>>

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