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UN MURO DI INFAMIA

di Cristoforo TRAMONTANA 

In un Paese normale, esisterebbe una legge ben articolata pronta a colpire la “disinformazione”. Disinformando si dà liceità a mentire, si avalla il concetto per il quale mentire conviene.

Però, guarda caso, mentre impongono all’informazione di sciorinare ogni sorta di falsità, gli stessi son pronti a condannare tutti i complottisti, stilano liste di proscrizione per coloro che la pensano diversamente ed espongono al pubblico ludibrio i NO a qualcosa.

Cosa direbbe Umberto Eco oggi se, più di 15 anni fa, aveva dichiarato:

“Il giornalismo italiano è una vergogna”?

Proprio oggi, pochi minuti di Tg, mi hanno sconvolto il pranzo.

– ” i giovani ci chiedono di lavorare in nero, di certo percepiscono qualche sussidio”. Afferma una ristoratrice intervistata. Non risulta da nessuna parte che alla data odierna ci siano disposizioni in tal senso. Ma questo il “giornalaio” con il microfono direzionato sulla bocca della signora, alla stessa non lo ha fatto notare, lasciando che l’inattendibile messaggio giungesse all’ascoltatore.

– E’ la volta del conduttore, “Putin scaglia l’attacco contro i civili in Ucraina”.

Mi immedesimo nel ruolo dello spettatore: “minchia an vedi che strage!” bofonchio tra me e me. Non pago, il lettore di fogli prestampati continua: “il grave bilancio è di 6 morti”. Umanamente anche se una sola vita è lesa in un conflitto, il bilancio andrebbe considerato GRAVE ma, nell’ottica di chi predica di Guerre Giuste, di invii incondizionati di materiale bellico, di invasori ed invasi, 6 morti in Ucraina  dovrebbero essere considerate “perdite preventivate”, “danni collaterali”.

INEZIE, aggiungo io, a fronte di 63 BAMBINI e 230 ADULTI AL GIORNO, che da 5 mesi Gaza annovera incessantemente.

– E’ la volta dell’ennesimo corruttore da campagna elettorale.

Il conduttore di cui sopra legge: “voto di scambio a Torino: 50 voti in cambio di affrettare un intervento sanitario”.

La storia narra del papà di un candidato eletto che, avvicinato da un amico, ha fatto sì che lo stesso potesse accedere ad un intervento senza passare dalle lungaggini ed è stato operato subito.

A guarigione avvenuta, i due si incontrano e il papà del candidato dice all’amico: “questo intervento ti costerà 50 voti”.

Dicesi DEMOCRAZIA quella forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. E questi rappresentanti, eletti liberamente dal popolo, hanno come interesse primario quello di collocare i migliori farlocchisti a distribuire, con il sorriso sulle labbra, le più infamanti e riprovevoli infondatezze.

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