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ASSE VIARIO, GLI INCIDENTI NON FANNO PIU’ NOTIZIA!

DA ANNI SI PARLA DI METTERE IN SICUREZZA L’ARTERIA DI COLLEGAMENTO TRA IL CENTRO E LA SS. 113 E L’AUTOSTRADA, MA NON SI PRENDE ALCUNA DECISIONE.
GLI INCIDENTI? NON SI CONTANO PIU’… MA, IN FIN DEI CONTI, PERCHE’ DOVREBBERO CONTARSI?  
Siamo sull’Asse Viario, carreggiata Milazzo-Corriolo, a circa cento metri dall’“Uscita Ospedale” ed altre direzioni, in corrispondenza ad una curva ad ampio raggio e pur sempre con qualche insidia se la si affronta a velocità superiore a quella imposta. Da mesi vedevamo un cartello della segnaletica stradale ridotto in condizioni precarie a causa di qualche incidente stradale che lo aveva in parte contorto. I grandi pannelli multifunzionali, di grandi dimensioni con indicate varie “direzioni” erano, tuttavia, rimasti orientati verso la carreggiata e, quindi, in qualche modo leggibili. 
Fiduciosi. ci si aspettava che qualcuno lo rimettesse in sesto con le opportune riparazioni ma, secondo inveterato costume, nessuno ha mosso un dito. 
Accade, però, che qualcosa di diverso ci ha portato a ritenere che, verosimilmente, un ulteriore e recentissimo incidente deve aver modificato l’andamento del cartello il quale è ora ancor più inclinato, con la parte cartellonistica vera e propria (cioè quella con le direzioni) rivolta verso la campagna piuttosto che verso la carreggiata (v. foto). Inoltre un lungo segno nero di frenata; tanta gomma di pneumatici impressa sull’asfalto; il guardrail distrutto per circa venti metri; detriti sparsi intorno e la parte sterrata fuori dalla carreggiata perfettamente raschiata e senza un filo d’erba, giustificano la nostra tesi di incidente “bis” sullo stesso luogo.
Ma vi è di più a suffragare ciò: un successivo sopralluogo ci ha messo in condizione di constatare che qualcuno si è preoccupato di mettere il solito “pannicello caldo” alla segnaletica di quel punto. Ora, almeno, i cartelli sono tornati ad essere visibili: infatti sarebbe stato sconsiderato lasciarli rivolti verso la campagna, visto che una delle indicazioni riguarda proprio l’Ospedale Fogliani. 
Colpo di genio ma purtroppo parziale ed in qualche modo, forzando la struttura tubolare, le tabelle sono state girate nella direzione dei conducenti. Da qui l’ulteriore convincimento che qualcosa di nuovo rispetto a prima si fosse effettivamente verificata, al punto da effettuare un intervento immediato.
La seconda foto consente il raffronto che è di chiara evidenza. Ma ciò non basta poiché nulla è stato messo in opera per la stabilità dell’intera struttura nonostante il basamento della stessa, posizionato in scarpata molto ripida, sia stato disancorato dal terreno rendendo il tutto instabile specie in caso di forti venti. 
Cosa resta ora quale conseguenza?
Il danneggiamento di beni pubblici (cioè di tutti noi) e la condanna per tutti gli automobilisti a sopportare la situazione di pericolo ingeneratasi a causa di sconosciuti che certamente non pagheranno il fio della loro colpa che – nel caso specifico – è quella di avere abbordato la curva certamente non rispettando il limite di velocità imposto in quel tratto. Ora non ci resta che sperare che l’intervento non sia ritenuto esaustivo (perché tale non è) con la consapevolezza che anche questo nuovo evento crea problematiche analoghe a quelle del Cavalcavia sulla Via Gramsci, dell’uscita Ospedale, del raccordo di immissione sull’asse da Ponente (cioè da lato piscina comunale) …. Nonché tutte quelle situazioni latenti da tempo su altri punti dell’Asse Viario (IN VERITA’ FIN TROPPI) che ancora, da anni, attendono soluzione definitiva al pari di centinaia di metri di guardrail fuori uso e pericolosi in cui il guardrail non “guarda” proprio niente.
Nessuno pretende la bacchetta magica ma il “solito andazzo” che archivia ogni cosa nel dimenticatoio è inammissibile. 
Troppi mesi son passati e per qualche tratto anche anni, senza che ci si preoccupasse dei pericoli seminati e concentrati su un tratto di strada significativamente breve. Non a torto si è già detto e scritto troppe volte – anche da testate a tiratura nazionale – che sarebbe cosa giusta ed urgente chiudere quella trappola mortale , per la tutela di quanti vi si avventurino e desta grande meraviglia constatare che i diretti responsabili della sicurezza, cioè quelli che hanno l’ “obbligo di fare”non facciano! 
Probabilmente si saranno raccomandati col Padreterno oppure sono occupati a studiare soluzioni per limitare la velocità al Tono, emanando ordinanze che poi, in mancanza di chi le faccia rispettare, sono veri e propri autogol per l’amministrazione comunale!
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