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ECCO COSA SI TROVA DOPO IL PASSAGGIO A LIVELLO!

SANTO ROCCO SCALINATADEDICATO A CHI PENSA CHE TERMINAL NON SI INTERESSA DI PROBLEMI SERI. RIPROPONIAMO UN ARTICOLO PUBBLICATO NEL 2014, IL 7 MAGGIO, REALIZZATO DA DUE MILAZZESI… DELLA PIANA! GLI STESSI HANNO APPORTATO UNA PICCOLISSIMA MODIFICA… MA NON CI PARE CHE SIA CAMBIATO QUALCOSA DA ALLORA, TRANNE I MIRACOLI DI SAN FRANCESCO…

Non sapevamo dell’esistenza di tante strade, a Milazzo. Nemmeno i residenti, ma come loro città  dovrebbero conoscerle… Il nostro compito di “inviati speciali” per conto di Terminal ci sta facendo scoprire anche gli angoli più reconditi: strade che esistono solo sulle planimetrie ma in realtà impraticabili; o meglio, accessibili solo ai residenti e basta! Via degli Orti, subito dopo la nuova Stazione Ferroviaria, è una di quelle! Che resti fra noi, neppure la strada che conduce alla Stazione nuova è in condizioni migliori, e il fatto che fino ad oggi non abbia nemmeno una denominazione la dice lunga sulle condizioni di degrado e sulla inesistenza per i milazzesi. Mai un netturbino, mai nessuno che abbia rimosso le tonnellate di aghi di pino che si sono putrefatte sull’asfalto. Per raggiungere un mini autodromo e un maneggio bisogna superare la stazione, ammirare gli scheletri delle palme divorate dal punteruolo rosso, scansare erbe, cespugli e spazzatura. Quindi, entrare in una strada sterrata, mettendo a dura prova le sospensioni dell’auto, e arrivare alla meta. Procedere è impossibile: rovi che impediscono il transito, anche a piedi, per almeno 250 metri. Per bonificarla, occorre il principe Filippo con la sua spada. Proprio lui, quello che recideva rovi per giungere al castello e poter dare il bacio alla sua Aurora, nel film LA BELLA ADDORMENTATA di Walt Disney! La via degli Orti è una strada comunale. E non si può impedire il transito. Se i rovi la invadono dalle proprietà confinanti, è assurdo che nessuno sia intervenuto a imporre la bonifica! In via Tirso, estrema periferia di Milazzo, a Bastione, ci guardano con sospetto. Ci vedono come intrusi, poichè la ritengono da sempre una strada privata e persino l’apposizione dei numeri civici è stato un abuso. Facciamo notare che quella strada ha una denominazione, e figura nelle planimetrie del comune, ma insistono: nessuno li ha interpellati. E lo stesso quelli di via Quasimodo, altra strada sterrata ed impraticabile che sbocca sulla riviera di Ponente! Ma quelli di via Bilemi cosa dovrebbero dire? Strada al limite della praticabilità, anche a piedi. In fondo alla stessa, troviamo i Vivai TORRE ed un’officina meccanica. Gli abitanti di via Due Torri, strada che da Botteghelle porta a Olivarella e sulla SS 113, e che si dirama in parallele e perpendicolari che non hanno altro nome, i residenti conoscono a memoria tutte le buche delle strade che percorrono, anche la sera, per evitare di finirci dentro… A Santa Marina ci attende via Stella: in pochi sanno della sua esistenza, ma anche quella è una strada comunale, priva dei servizi essenziali. Come la via San Marco o la via Scaccia, sicuramente più note di arterie minori, dove l’erba cresce rigogliosa ai bordi di quelle che un tempo erano strade sterrate e successivamente asfaltate per consentire anche il transito dei veicoli, senza che nessuno avesse previsto, allora, un movimento nei due sensi, con impossibilità di passare contemporaneamente! Una volta si diceva che Milazzo finiva al passaggio a livello. Ma la città al di qua del passaggio a livello non è diversa. Abbiamo notato che qualche vicolo del Borgo è stato bonificato per offrire uno spettacolo decoroso per la processione di San Francesco (riportiamo le foto per non essere accusati di mettere in mostra gli angoli più degradati della città…). E sulla salita, proprio davanti alla chiesa, hanno evitato di posizionare i bagni chimici (chiamati volgarmente cessi) solo per insistenza di TERMINAL e di qualche lettore! Per anni sono stati in bella vista, per accogliere i fedeli prima del rientro in chiesa. Ma visto che la devozione per San Francesco è grande, avremmo una proposta: allargare il giro della processione anche nelle frazioni; senza escludere il Capo e il Tono, e andando verso San Paolino, San Giovanni, Santo Pietro, Santa Marina, Grazia, Parco, Scaccia, San Marco, Bastione, Olivarella. Magari una volta al mese, in un rione diverso! Se il passaggio della vara del Santo compie miracoli in fatto di pulizia, potremmo ottenere, mensilmente, la bonifica della Piana.

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