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Caro PIPPO PERESI, sono passati quattro anni…

31 LUGLIO 2017 – 31 LUGLIO 2021.

Pensiamo di scrivere una lettera a Pippo Peresi, a quattro anni dalla sua partenza. Cosa avremmo da raccontargli? Proviamoci.

Caro Pippo, Milazzo è cambiata, ma non più di tanto. Addirittura c’è chi dice che anche cambiando i sindaci non cambia mai niente! Al Comune, al tuo comune, tanti colleghi sono andati in pensione, mentre qualcuno è venuto a raggiungerti lassù. Da due anni una strana malattia ha costretto tutti a restare in casa. Per uscire, si devono indossare le mascherine, ma non come quelle che usano i pittori o i saldatori: un tipo speciale che i primi tempi non si trovava, ma oggi ce ne sono in abbondanza. E’ una brutta malattia, che ha portato con sè, purtroppo, parecchi amici. Ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo, si va in giro con le mascherine anche se non è obbligatorio. Milioni di persone si sono vaccinate, per tenere lontano il virus, ma devono stare attente a non ammalarsi o a non contagiare gli altri. Strano, vero? Eppure è così, non so spiegarti il motivo, e proprio per questo si deve portare la mascherina, per non essere contagiati dal virus che nel mondo ha fatto milioni di vittime. Le persone si sono abituate, caro Pippo, e guai a dire qualcosa. Ci sono quelle più fragili, quelle con problemi di salute che non possono farne a meno e cercano di tutelarsi… anche se sanno che prima o poi la loro ora è segnata. Ma cercare di sopravvivere è quello che ognuno cerca di fare, e non è detto che qualcuna non vada fuori di testa esasperando in comportamenti che all’apparenza fanno ridere! Credo che a casa non la portino, ma è probabile che i più irriducibili la mettano anche a letto! Sarà la paura… ma ormai è così. E poi… occorre stare distanziati, almeno un metro… per evitare di contagiarci, perchè ci hanno convinti di essere tutti ammalati! Ma non solo a Milazzo, caro amico mio: in tutta Italia.

Non ci credi? Ti sto dicendo la verità, prova ad affacciarti da lassù, dove sei, e te ne renderai conto. Per questa strana malattia non si fanno processioni, nè del Santu Patri nè di Santo Stefano, o di San Giuseppe… non se ne parla! Chi vuole vedere il Santo va in chiesa… ammesso che ti facciano entrare, perchè se non hai la mascherina ti invitano a metterla o ad uscire. I Santi li conoscono, anche se non si fanno vedere la faccia… Purtroppo il mondo è cambiato in questi quattro anni…

Ridi, Pippo? Non ci credi? Ah, stai ridendo perchè quel che è successo in questi anni lo sai già e ti piaceva sentirle raccontare, così… per farmi parlare! Sei sempre il solito, non sei cambiato… 

Raccontami invece di te, piuttosto. Come stai? Hai incontrato tanti amici lassù… e ne sono arrivati altri in questi quattro anni. Sì, caro amico mio; purtroppo in tanti ci hanno lasciati, e ti hanno raggiunto. Dici che stanno tutti bene? Beh, non avevo dubbi, lassù si sta meglio, e mi fa piacere sentire questa tua testimonianza! Ma tu li hai risolti i tuoi problemi? Eri sempre da Granata… Come non ne hai più? Quindi sei guarito! Siete guariti tutti… proprio tutti!? Sono contento, Pippo; speriamo che questa tua testimonianza la leggano anche i loro parenti e tanti amici…

E senti… visto che sai tutto, che stai bene, e che tutti gli amici stanno bene, cosa vorresti dire a chi quaggiù ti pensa? Tua moglie, i tuoi figli, i tuoi parenti… E i parenti degli altri amici che hai incontrato… te la senti di tranquillizzarli? Si? Sai, molti non si sono rassegnati, e li pensano sempre. I tuoi cari, per esempio, anche quest’anno, per i quattro anni, faranno celebrare in tuo ricordo una messa, questa sera alle 19 a San Papino.

Sei sempre vicino a loro, vero? E dici che anche gli altri amici stanno sempre vicino ai loro cari! E quindi sapete quello che dicono, quello che fanno, e li cercate di aiutare! Sì, Pippo, ho capito… non solo tu, ma tutti! Sono contento… 

Sai, io le immaginavo queste cose, è sempre così, chi va via non ci abbandona. Bisogna solo avere fiducia e crederci… Ed io ci credo, Pippo! Quel che tu mi dici non è per me una novità, ma sarebbe troppo lungo spiegarlo… e chi legge si annoierebbe. No, tu non ti annoi, tu di tempo ne hai tanto… hai sempre avuto tanto tempo. La tua bontà la conosciamo tutti. Da voi non passa mai il tempo. Non sapete cosa sia il tempo? Già, sei privilegiato tu, anzi siete privilegiati VOI! Immagina se neanche qui passasse il tempo. Ma non è possibile, vero? Noi ripensiamo sempre purtroppo a quel 31 luglio di quattro anni fa. I tuoi mi ricordano la data per scriverti qualcosa: pensano che io la dimentichi… Potrebbe anche capitare, e mi è stato raccomandato fino a ieri, sai!

Dovevo scrivere qualcosa per te. Invece ho preferito scrivere A TE! Sentire DA TE una testimonianza, raccontarci come stai e come state. Tu dici che possa servire a rassicurare tutti quelli che piangono ancora oggi i parenti o gli amici che sono andati via per sempre?

Se lo dici tu, ci credo: non hai motivo di raccontarci una bugia… Ci credo, Pippo. Bisogna avere fede per sapere che lassù c’è un mondo migliore. Ci sarà un posto anche per noi, un giorno? E quando? Non possiamo stabilirlo, dici? E’ tutto scritto? Ma tu lo sai? Ho capito, non cambi mai; e non ce lo vuoi dire!

Dobbiamo avere la costanza di aspettare e cercare di essere migliori? E’ difficile, ma se vogliamo un mondo migliore, quaggiù, dovremo sforzarci di esserlo. E’ dal nostro comportamento che potremo aspirare a quel mondo migliore, lassù.

Ciao, Pippo… Grazie… Un saluto a tutti… 

 

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