COME DEFINIRE SE NON “ANIMALE” IL COLPEVOLE CHE FINALMENTE E’ STATO FOTOGRAFATO? ANIMALE, non riusciamo a trovare un altro aggettivo per individuare il responsabile, seguito e fotografato persino con il sacchetto di rifiuti, intento a scavare tra la montagna di altri sacchetti per riprenderne un altro e portarlo chissà dove. Ma quali saranno i provvedimenti che il Comune adotterà nei suoi confronti? O ci saranno sempre coloro che si schiereranno dalla parte del colpevole chiedendo di chiudere magari un occhio, e domani insistendo per farli chiudere tutti e due? No, una punizione esemplare per educare anche gli altri ci vuole, eccome! Un lettore ci ha mandato delle foto, che immortalano il colpevole nei suoi spostamenti. E non è tutto: ha avuto la pazienza di appostarsi ed attendere il suo ritorno sul… luogo del delitto, per riprenderlo ancora una volta, scattando foto a ripetizione, e vedersi guardato in cagnesco! Già, proprio in cagnesco, con aria di sfida. Perchè lui è certo che non verrà mai punito per quel che giornalmente compie, e sarà di pessimo esempio in una città che ha tolto, sì, i cassonetti; ma la spazzatura viene depositata a terra, e lui ne approfitta. E ne approfitta anche se viene attaccata ai balconi, alle ringhiere, ai cancelli con i ganci! Trovando dei seguaci, che non potranno essere giustificati: perchè definire ANIMALI anche gli altri che seguono il suo esempio è la parola giusta. A proposito, le foto sono state scattate di giorno; di notte è impossibile: ci sono centinaia di topi!
Nota: l’abbiamo voluta mettere sul satirico, approfittando di quel povero ANIMALE che, non avendo altro da fare, si è messo a rovistare tra i sacchetti. Che sono stati lasciati a terra da chi non ha trovato più il contenitore, e non accetta che quegli stessi animali, giorno e notte, possano assalire quelli appesi sulle facciate delle loro stesse case. E’ una nuova sperimentazione, cosa meritoria per un comune che ha trovato il modo di sperimentare tutto e il contrario di tutto a danno dei cittadini, e non certo per educarli… Siamo in attesa di vedere i risultati di questa innovazione che ci riporta indietro, ai tempi di vecchi netturbini, chiamati genericamente SPAZZINI ma sicuramente più rispettati di quelli di oggi. Non è certo segno di rispetto nei confronti di chi viene definito OPERATORE ECOLOGICO fargli rimuovere la spazzatura dal cancello o fargliela raccogliere da terra, tutta sparpagliata. E non parliamo solo di noi che non ci adeguiamo alle cose SEMPLICI, ma anche di chi ha avuto questa bella trovata. Complimenti! Di geni tali non ne avevamo mai visti!