Home / Di tutto un pò / GLI UCCELLI CRETINI E IL PONTE SULLO STRETTO

GLI UCCELLI CRETINI E IL PONTE SULLO STRETTO

“La realizzazione di grandi infrastrutture è l’unico strumento valido per il rilancio dell’economia del Paese”, sosteneva Mario Monti durante il suo periodo d’oro, ma ovviamente si riferiva solo al Nord. e quindi alla TAV, alla Passante di Mestre, al MOSE e così via. Il Sud non gli interessava assolutamente. Infatti, assieme a Passera, facilmente, provvedeva a cancellare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, utilizzando anche una evidente “fake news”, la falsa simulazione, realizzata per dimostrare che la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina avrebbe determinato, annualmente, la morte di centinaia di migliaia di uccelli che, stanchi per le lunghe trasvolate, sarebbero andati a sbattere contro i piloni del Ponte. Un ulteriore approfondimento dello studio consentì di mettere anche in evidenza che si trattava di “uccelli cretini”, anche se, scientificamente, non si è, ancora oggi, riusciti a spiegare il motivo dell’arrivo a Messina, da tutto il mondo, solo uccelli con tale caratteristica, la cretinaggine.

Comunque questo fu l’argomento decisivo che costrinse Monti ad archiviare, definitivamente, il progetto “Ponte sullo Stretto di Messina”. Continuò, invece, ma questo argomento ovviamente non interessava più di tanto Monti, l’esodo dei nostri giovani  (solo a Messina 7772 nel 2013) verso lidi più accoglienti, perché non solo, in Città, non c’era lavoro ma perché era stata ammazzata anche la speranza. Nel 2014, poichè, la migrazione di “uccelli cretini” continuava, le solerti amministrazioni locali, Comune e Provincia, provvedevano prontamente a spegnere le luci sul pilone dell’ENEL di Torre Faro, perché disorientava gli uccelli. Tentavano anche, fortunatamente senza riuscirci, bloccati dalla nostra decisa opposizione, di impedire ai giovani di praticare il canottaggio nel lago di Ganzirri. A fronte, a Messina e nella Valle del Mela, da anni risultano spente le centraline per il controllo dell’inquinamento atmosferico, ed in particolare quelle per la registrazione delle polvere sottili e delle sostanze cancerogene. Per rimetterle in funzione sarebbe sufficiente che i sindaci, Autorità Sanitarie Locali, ne ordinassero la riaccensione, anche perché, per il finanziamento, gli Enti interessati, ARPA e Città metropolitana, possono ricorrere ai Por. Poiché questi controlli riguardano solo la salute degli uomini poco male. E’ sufficiente che gli “uccelli cretini” si salvino!          

          MOVIMENTO AZZURRO – Eco-Sezioni di Messina e Milazzo

                         

Commenti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: