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GIGLIOPOLI, L’IMPEGNO DI ITALIA NOSTRA

La sezione di Italia Nostra sostiene convintamente l’impegno del “Comitato a difesa di Gigliopoli” e di quanti, Istituzioni e singoli, chiedono un intervento della Regione Sicilia.
Proprio per questa ragione, ribadiamo quanto già espresso in un comunicato dello scorso giugno 2023: da Associazione per la tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale, intendiamo sottolineare che l’intero territorio della Baronia va difeso ad oltranza da ogni ipotesi di speculazione tante volte ripetutasi nel passato (villette, campi da golf, alberghi, etc…).
Pur essendo la Fondazione un istituto pubblico di assistenza e beneficenza, dev’esser chiaro che i suoi beni rientrano nel concetto di “bene comune” riconosciuto dalla collettività per la straordinaria bellezza e il rilevante valore naturalistico.
Ricordiamo che sulla Baronia è in vigore il vincolo di immodificabilità dei luoghi e che la stessa è protetta dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 che le attribuiscono il massimo livello di tutela.
Non compete alla nostra Associazione un giudizio sulle questioni interne alla Fondazione stessa. La Magistratura certamente potrà attivarsi alla luce della memoria consegnatale dall’ ex presidente Collica e dei verbali relativi alle attività del CDA negli anni recenti. Quindi ci limitiamo ad augurarci che qualora irregolarità
ci fossero, vengano alla luce.
Non ci asteniamo però dal dire che l’esperienza di Gigliopoli va difesa e proseguita per la straordinaria e riconosciuta valenza sociale e culturale, per le attività creative con gli assistiti, per le iniziative intraprese, per la collaborazione con il mondo associativo e del volontariato.
Proprio la presenza di Gigliopoli ha garantito in questi anni l’attenzione necessaria per la tutela del patrimonio paesaggistico e culturale della Baronia.
Sappiamo bene che esiste il rischio che il Capo di Milazzo possa essere oggetto di appetiti vari per le aree più pregiate, come la zona dei lidi e quella delle serre attualmente abbandonate, e attendiamo con fiducia e opportuna la vigilanza della Regione Siciliana, della Magistratura Ordinaria e di quella Straordinaria.
Milazzo, 20.12.2023

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