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IACHINO CUSUMANO, UN ANNO FA SI SPEGNEVA IL SUO SORRISO

E’ trascorso esattamente un anno da quando Gioacchino Cusumano, Iachino per tutti, ci ha lasciati. Era infatti la sera del 15 gennaio scorso, dodici lunghi mesi tracciati da un filo di lacrime. Aveva compiuto da qualche giorno 63 anni, il suo ultimo compleanno, quando si arrese dopo aver lottato con tenacia e fede, cedendo al destino di una malattia incurabile che non glie ha dato tregua, né possibilità di sopravvivenza. Sapeva che la lotta sarebbe stata dura ma non era tipo da tirarsi indietro, mai. Oggi il suo ricordo è vivo in quanti l’hanno conosciuto.

Iachino era apprezzato e stimato dai suoi amici per la disponibilità e l’altruismo, la vecchia passione per il calcio nei campi locali, l’amore per il mare, le barche: ma dal 15 gennaio 2021 i suoi sogni sono stati prematuramente spezzati. Tutti lo ricordano con affetto e tanta nostalgia, nessuno può dimenticare il suo sorriso dietro quei folti baffoni che lo rendevano inconfondibile.

“È già passato un anno dal giorno in cui ci hai lasciati per tornare alla Casa del Padre ma nessuna distanza fisica potrà mai separarci dall’amore e dal ricordo che abbiamo di Te. Ti portiamo nel nostro cuore, ci manchi tanto”. La mamma, il fratello e le sorelle con le rispettive famiglie e i nipoti, nel ringraziare quanti parteciperanno alla S. Messa che verrà celebrata in suffragio del loro congiunto, sabato 15 gennaio alle ore 18 presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nella sua Vaccarella, hanno voluto commemorarlo così in un necrologio che abbiamo letto sui muri della nostra Milazzo ed affidandolo anche al nostro giornale. 

Chissà se da un anno a questa parte gli amici, i suoi cari, guardando l’orizzonte, hanno immaginato di vedere rientrare la sua barca… E’ solo una supposizione, la nostra; ma abbiamo motivo di credere che in tanti abbiano sognato, in cuor loro, di vedere sbarcare da quelle imbarcazioni, che riguadagnavano la terra ferma, persone care che non ci sono più, figli generosi di un rione popolare, scomparsi prematuramente o dopo una lunga vita fatta di lavoro, sentimenti, buone intenzioni, insegnamenti… E non importa se il sogno sia stato fatto ad occhi aperti o nel cuore della notte e quindi svanire alla luce dell’alba o al risveglio: è certo che in tanti abbiamo creduto di riavere, anche per un attimo, i nostri cari, le persone più importanti e vere…

Continueremo a custodire i nostri affetti nei nostri ricordi, nei nostri cuori, e vederli rivivere nei nostri sogni.

 
 
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