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IL CIRCOLO DIANA E L’AVV. MICIO SIBILLA, PROTAGONISTI DI UNA MILAZZO DI ALTRI TEMPI…

4 MAGGIO, NELL’ANNIVERSARIO DELLA NASCITA, VOGLIAMO RICORDARE L’AVVOCATO DOMENICO SIBILLA. 

Ci sono anni legati ai ricordi della nostra adolescenza, vissuti in una Milazzo di altri tempi, che forse ricercava una propria identità puntando sullo sport ad alto livello, che viveva il miracolo dell’industrializzazione ma sperava prepotentemente nel turismo e nella crescita edilizia ed urbanistica. Anni in cui Milazzo era la capitale del Tiro a volo, grazie alle iniziative di un uomo, l’avvocato Domenico “Micio” Sibilla, indimenticato professionista che per decenni si impegnò per la crescita sportiva, turistica ed economica della sua città e dell’intera Sicilia. 

Tempio del tiro a volo era il Circolo Diana, rimasto nel cuore di chi amava lo spettacolo abbinato alla classe ed alla bravura, ma spesso anche alla fortuna, di centinaia di persone che, anche per più volte la settimana, erano una fonte di ricchezza per il commercio e non solo. Il campo di gara era un luogo immerso per attimi interminabili nel silenzio, rotto solo dall’urlo del tiratore e dallo sparo, ma esplodeva in un boato solo alla fine della serie, durante la quale i tiratori avevano preso posto, a rotazione, nelle pedane. 

L’avvocato Sibilla, di cui oggi, 4 maggio, ricorre l’anniversario della sua nascita, fu presidente per oltre 40 anni del Circolo Diana; organizzò innumerevoli gare di tiro a volo, incrementando e propagandando uno sport che radunava a Milazzo i migliori tiratori nazionali ed internazionali, e suscitando un interesse per la disciplina che la rendeva paragonabile a sport ben più popolari: le tribune del Diana, sempre stracolme di spettatori, e gli alberghi, presso i quali alloggiavano i protagonisti di competizioni memorabili ne sono una testimonianza. Ed il Circolo DIANA continuava come un inarrestabile rullo compressore a spianare la strada ad iniziative memorabili: fu istituito il Gran Premio TRINACRIA, competizione internazionale che vedeva accorrere nella nostra città i migliori tiratori del mondo. Campioni mondiali, campioni olimpici, elementi come Rossini (oro a Melbourne), Mattarelli (Tokio), Giovannetti (Los Angeles e Mosca), Ronchi, Pera, Venturini, Cioni, Danna, Leon Bozzi. E non bastavano gli alberghi per ospitare i partecipanti e le loro famiglie, ma si doveva ricorrere anche a strutture di altri comuni, che vivevano di luce riflessa! 

Micio Sibilla è ricordato come lo storico e indiscusso Presidente fino al 1988, anno in cui il Comune di Milazzo, decidendo di destinare ad altro uso i locali e il campo di gara, assestò un colpo mortale alle ambizioni sportive, economiche e turistiche della città, espresse con i fatti e con unanimi consensi internazionali per lunghissimo tempo. Anni lunghissimi durante i quali Milazzo aveva un significativo ritorno in termini economici, e il rilievo dato alle manifestazioni da parte dei media nazionali ed internazionali pubblicizzava ed esportava il suo nome oltre i confini della Sicilia: la RAI riprendeva le gare, trasmettendole durante le edizioni sportive o la stessa Domenica Sportiva, a ritmo continuo! E da Presidente non ha esaltato solo quella che era la precipua attività sportiva del sodalizio, ma ha avuto anche la capacità di portare a Milazzo i campioni delle più svariate discipline: scherma (dopo le Olimpiadi di Tokio, nel 1964, si affrontarono sulle pedane del circolo Diana le nazionali italiana ed ungherese, ai vertici mondiali); sci nautico (Milazzo ospitò le prove valide per l’assegnazione del titolo mondiale); aeromodellismo.

L’impegno del Circolo Diana e dell’avvocato Sibilla non si fermava allo sport. In anni ormai lontani da noi si organizzavano anche eventi culturali di grande rilievo: premi giornalistici, letterari, fotografici, mostre di pittura. Si ricordano anche gli impegni ricreativi e musicali, che hanno contraddistinto un’epoca. E le iniziative non escludevano il sociale: a Natale, ogni anno, pranzo e doni per un centinaio di bambini fra i meno fortunati; c’erano poi le indimendicate feste di Carnevale, con la premiazione delle mascherine; e le serate danzanti delle quali era memorabile la “pentolaccia”. 

Indiscutibilmente, era una Milazzo diversa da quella di oggi, fiera del benessere che viveva e che si riconosceva nelle iniziative dell’avvocato Sibilla, al quale anche la classe politica dell’epoca attribuiva i meriti per avere saputo incrementare l’economia e il turismo.

In quegli anni la presenza dell’industria era la principale fonte di ricchezza per migliaia di famiglie, ma assumeva consistenza l’attività edilizia, sulla spinta dell’incremento della popolazione e della richiesta di nuove unità immobiliari per chi sceglieva Milazzo, al centro di un movimento di attrazione, per fissare definitivamente la propria residenza. 

E mentre andiamo vanamente alla ricerca di quegli anni irripetibili, rimasti scolpiti nel nostro cuore di adolescenti, nei nostri ricordi sono sempre vivi quegli spari, quei tiratori, quelle migliaia di spettatori, quei silenzi assordanti, quei colombi che cercavano di sfuggire alla cruenta mattanza, i piattelli che si frantumavano o, solo se sfiorati, cambiavano direzione dando al tiratore la certezza di non avere sbagliato colpo, quei ristoranti pieni ad ogni ora, quegli alberghi nei quali era difficile trovare un posto letto, quelle vetrine dei gioiellieri nelle quali ori e brillanti avevano disponibili e generosi acquirenti … a pensarci bene abbiamo nostalgia di quel tappeto erboso che nelle sere d’estate ospitava anche un cinema all’aperto, di quegli uomini alla ricerca di una giornata di gloria… 

Ci manca quella Milazzo che non è stata dimenticata da chi non finirà mai di ringraziare gli artefici di quel miracolo nel quale sarebbe stato giusto credere concretamente … E noi, da queste colonne, non finiremo mai di ricordare un uomo, l’avvocato Micio SIBILLA, che ha dato tanto, ma del quale le nuove generazioni sanno ben poco. Sono questi i nostri eroi. Sono questi gli uomini che meritano di avere un posto nell’olimpo dei grandi di questa nostra città!  

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