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MILAZZO – BARCELLONA, CHIUSO IL PONTE SUL TORRENTE MELA

Prot._n. 234 del 27/4/2022 – COMUNICATO STAMPA

La Città Metropolitana chiude da oggi il Ponte Mela.
Nessuna soluzione alternativa. Dura protesta del sindaco di Milazzo


Un rinvio di appena un mese che non è praticamente servito a trovare una soluzione. Anche perché ogni proposta avanzata di trovare una alternativa non ha sortito effetti. E così nel pomeriggio di oggi è arrivata una nuova ordinanza della III Direzione “Viabilità Metropolitana”  che dispone la chiusura immediata, già da oggi 27 aprile – del ponte Mela, a tempo indeterminato, ossia sino alla fine dei lavori.
Nel provvedimento si cita una nota del Genio Civile dello scorso 17 aprile con la quale il Rup ed il responsabile dei lavori, in considerazione “dell’attesa impraticabilità dell’ipotesi di procedere alla demolizione per cantieri successivi, nonché le acclarate condizioni di degrado degli elementi strutturali del viadotto che non assicurano le necessarie condizioni per l’utilizzazione in sicurezza dell’infrastruttura viaria”, richiede “l’immediata interdizione del traffico veicolare sul viadotto”.

Da qui la decisione della Città Metropolitana. Nessun accenno nell’ordinanza ad una possibile viabilità alternativa che era stata ipotizzata in riunioni e sopralluoghi. Almeno per il momento. In questo momento Milazzo e Barcellona si ritrovano isolate, lato mare e l’unico percorso possibile per il collegamento tra i due Comuni sarà la Strada Statale 113.

“Trovo vergognoso quanto sta succedendo – afferma il sindaco Pippo Midili –. Un mese per non fare nulla di quanto abbiamo richiesto e all’improvviso arriva questo provvedimento di chiusura al traffico del ponte Mela, senza considerare i disagi che si determineranno con rischi anche per la sicurezza. Situazione che abbiamo esposto al Genio Civile il quale ha invece mantenuto la linea iniziale. A questo punto pretendiamo di sapere cosa è successo nell’iter di questo progetto visto che inizialmente era presente il bypass, poi eliminato perché si è ritenuto che la transitabilità potesse essere mantenuta anche nel corso dei lavori di ristrutturazione. Poi la ditta aggiudicataria dell’appalto ha espresso il proprio dissenso a questa eventualità, ed ecco che ci ritroviamo senza by pass e con una chiusura senza tempo visto che è prevista sino alla fine dei lavori. Chi ha sbagliato certamente oggi non può fare pagare ai cittadini del nostro territorio colpe che non  hanno. E’ giusto che la magistratura faccia luce da subito su quanto è accaduto perché i danni che si verranno a verificare saranno incalcolabili. Per quanto ci riguarda, noi sindaci apriremo un fronte di protesta coinvolgendo anche le istituzioni regionali affinché sia adottata una soluzione idonea a consentire la transitabile tra Milazzo e i Comuni della fascia costiera tirrenica, attraverso la litoranea di Ponente che non unisce solo la nostra città a Barcellona ma anche a metà turistiche molto frequentate in estate dai villeggianti come Portorosa e Tonnarella. E’ inimmaginabile per chi si trova in queste località spostarsi da una parte all’altra senza dover imboccare l’autostrada o sovraccaricare la vecchia Nazionale”.

                                                                                 L’Ufficio Stampa

COMMENTO: Sarà proprio vero? Per averne la certezza, bisognerebbe andare sul posto e verificare, perchè dopo i vari batti e ribatti ci sentiamo tutti dei San Tommaso. Se dovesse essere vero, per garantire l’esecuzione dei lavori e la messa in sicurezza, ci auguriamo che si giunga alla conclusione IN TEMPI BREVI. Se invece si dovessero prospettare TEMPI LUNGHI, ai quali siamo abituati, non ci resta che armarci di buona volontà e riprendere a percorrere la vecchia S.S. 113. Dopo 50 anni, i fallimenti della politica sono sempre all’ordine del giorno. E non dite che questa chiusura del ponte sul torrente Mela non sia un fallimento della politica: non ci riferiamo ai sindaci delle città penalizzate, che prendono posizioni a nome dei cittadini, ma a chi crede di disporre delle “periferie” (intese come comuni minori rispetto alla Città metropolitana) a proprio uso e consumo.   

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